Nel cuore di un affollato centro commerciale nel sud-est del Queensland, Australia, un piccolo esploratore ha realizzato il sogno di ogni bambino: è riuscito a infilarsi in una macchinetta per la pesca dei pupazzi finendo in una montagna di morbidi peluche. Il vivace Ethan Hopper, un bimbo di soli tre anni, sfuggendo all’attenzione del padre, è rimasto incastrato nel macchinario. Fortunatamente non ha riportato alcun danno, e anzi si è divertito un mondo mentre il povero papà è stato costretto a chiedere aiuto alle forze dell’ordine per tirarlo fuori.
La calma del bambino e l’ansia del padre
La singolare vicenda è stata narrata dal padre di Ethan, Timothy Hopper, in un’intervista con l’emittente Abc. Mentre si divertiva con la macchina, Ethan è scomparso improvvisamente dalla vista del padre, lasciando quest’ultimo sbalordito per la rapidità con cui il bambino è riuscito a intrufolarsi nel vano da cui si recuperano i pupazzi vinti, e chiudere la porta dietro di sé.
Leggi Anche
Un video diventato virale rilasciato dalle stesse forze di polizia del Queensland ha immortalato il momento in cui il giovane Ethan, con una sorprendente calma, si arrampicava sui pupazzi all’interno del macchinario, mentre gli adulti cercavano di convincerlo a uscire. Hopper ha condiviso una risata di sollievo, notando che il figlio sembrava divertirsi senza riportare alcun danno fisico o segno di tristezza. Tuttavia, l’ilarità è stata rapidamente sostituita dalla preoccupazione su come tirare fuori il piccolo senza fargli male.
Tutto è bene quel che finisce bene
Gli agenti di polizia, una volta giunti sul posto, hanno capito rapidamente che l’unico modo per liberare il bambino era di infrangere il vetro che separa il giocatore dai premi. Pertanto, riuscendo a convincere il piccolo Ethan a spostarsi in un angolo e a chiudere gli occhi, gli agenti hanno sfondato il vetro a martellate e tirato fuori il bambino delicatamente.
Ethan, applaudito calorosamente dai presenti per la sua impresa, è stato accolta tra le braccia sollevate dei suoi genitori. Nonostante la situazione insolita, il piccolo esploratore ha avuto la possibilità di scegliere uno dei premi che lo avevano attirato inizialmente, aggiungendo un tocco di leggerezza alla vicenda, che avrebbe potuto portare a situazioni meno allegre se il bambino si fosse spaventato. Resta da capire come sia possibile che macchinari progettati per essere utilizzati da dei bambini non presentino sistemi di sicurezza per impedire che succedano situazioni simili.
© Riproduzione riservata