Museo del Ricordo, approvato Ddl per il monumento alle vittime delle foibe

Sangiuliano, parlando dell’istituzione del Museo del Ricordo ha affermato: “Dovere storico perché queste tragedie non vengano dimenticate”

Redazione
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È stato approvato stamani dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge che prevede l’istituzione del Museo del Ricordo. La proposta del Ddl è stata avanzata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il quale ha dichiarato: “La realizzazione del Museo è un dovere storico verso gli esuli istriani, fiumani e dalmata che hanno subito la dittatura comunista di Tito. Queste tragedie non devono essere dimenticate. Sono una parte importante della storia italiana e devono essere conosciute e comprese dalle nuove generazioni”.

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Museo Del Ricordo in onore delle vittime delle foibe

Museo del Ricordo: “Roma e Lazio custodi e promotori di una memoria collettiva e nazionale”

La realizzazione del Museo – per la quale verranno stanziati 8 milioni di euro tra il 2024 e il 2026 – e la sua gestione saranno gestite da una fondazione creata ad hoc che sarà costituita, oltre che da enti pubblici e privati, dal ministero della Cultura in collaborazione con la Regione Lazio.

Per il Presidente della Regione Lazio si tratta di un’opportunità unica per diventare testimoni e promotori di un doloroso ricordo della memoria collettiva e nazionale che non va dimenticato. Al termine del Consiglio dei Ministri ha infatti dichiarato: “Oggi il governo ha dato il via a un testo per far nascere il Museo del Ricordo. Roma, Capitale d’Italia, e il Lazio, divengono custodi e promotori, in tal modo, di una doverosa memoria collettiva e nazionale. Gli orrori generati dai totalitarismi del XX secolo devono farsi testimoni concreti e attuali presso le nostre giovani generazioni, e, soprattutto, presso quelle del futuro”.

Ha poi proseguito affermando: “Abbiamo sviluppato questo ambizioso progetto con il MIC, grazie alla sinergia con il Ministro Sangiuliano, che vedrà presto sorgere, a Roma, un luogo-simbolo non solo del dramma vissuto dai nostri connazionali del confine orientale nel corso di tutto il ‘900, ma ospiterà e farà emergere dall’oblio tutti i ricordi cancellati dalla storia. È un dovere morale cui la Regione crede fermamente”.

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