Da oggi 31 gennaio al 30 giugno 2024 è possibile richiedere la Carta Cultura Giovani e la Carta del merito, ciascuna del valore di 500 euro, cumulabili tra loro. I beni consentiti con queste risorse sono acquistabili fino al 31 dicembre. L’obiettivo dell’iniziativa è lo sviluppo della cultura e il potenziamento della sua diffusione tra i giovani, con (possibili) “favorevoli impatti anche sulle piccole e medie imprese”, si legge sul sito del MiC.
Carta Cultura e Carta Merito, i requisiti
Per i giovani che hanno superato la maggiore età, in possesso di tutti i requisiti, sarà da oggi possibile ottenere un bonus spendibile in cultura, fino ad una somma di 1.000 euro. Questa iniziativa sostituisce quella attiva da anni di cui ha beneficiato quasi un’intera generazione: la 18app.
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Attraverso l’ingresso nella piattaforma dedicata per mezzo di SPID e CIE si avrà modo di accedere al bonus: la Carta Cultura sarà resa disponibile per coloro che nel 2023 hanno compiuto il 18esimo anno di età e hanno un ISEE inferiore ai 35.000 euro. Mentre per quanto concerne la Carta del Merito, questa sarà attivata per gli studenti che entro i 19 anni hanno sostenuto l’esame di maturità superandolo con il massimo dei voti. Tra i beni acquistabili con il bonus cultura ci sono libri, biglietti per il teatro, corsi di musica e tanto altro.
La Carta Cultura sostituisce la 18app
Negli scorsi mesi diverse polemiche hanno attraversato le iniziative dei bonus per la cultura, introdotto da Renzi nel 2016 e sempre rinnovato. L’ultimo anno di vita della carta 18app è stato il 2023 perché quando finirono i fondi il governo decise di non rinnovare l’iniziativa. Annunciando il cambiamento che aveva in mente per i giovani, la Meloni si era pronunciata così: “non lo aboliamo ma deve andare ai redditi bassi” e così da oggi sono in atto le nuove misure.
Colpo di scena (non imprevedibile) quello secondo cui, a poche ore dall’apertura delle iscrizioni al bonus, il sito del Ministero non funziona. Molti sono gli utenti che sui social stanno lamentando lo stesso errore di sistema, quello secondo cui l’ISEE inserito non sia riconosciuto come valido, probabilmente per il boom di collegamenti che la piattaforma dedicata non ha supportato.
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