Renzi contro tutti: “Il Piano Mattei solo fuffa, Conte la stampella di Meloni”

Matteo Renzi sul Riformista ha dato sfogo ai suoi dubbi sul vertice Italia-Africa e sulla gestione delle rivolte degli agricoltori da parte di Lollobrigida; non si salva nemmeno l'opposizione con Conte e Schlein al centro del suo mirino

Redazione
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Se il vertice Italia-Africa non è fallito, è tutto merito del capo dell’ENI“, così Matteo Renzi scrive sul Riformista, sparando a zero su Giorgia Meloni e sul vertice Italia-Africa che si è concluso ieri sera al Senato. Il leader di Italia Viva non è per nulla convinto del Piano Mattei presentato dal premier e non si fa alcun problema a dirlo. “Non è stato un vertice storico: erano presenti meno della metà dei capi di Stato e di Governo” minimizza così l’ex sindaco di Firenze mentre raccoglie le idee per il prossimo attacco.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Non tralascia nulla, dalla terribile situazione di Ilaria Salis alle decisioni di Lollobrigida in merito all’agricoltura. Matteo Renzi ha una polemica per tutto e per tutti. Non disdegna neanche il Movimento 5 Stelle, stavolta colpevole di aver dato manforte al governo sulla situazione della RAI. Insomma, l’ex premier è convinto di poter fare molto meglio dell’attuale governo e non lo dimostra con le sue parole, solo veleno sull’operato altrui. Se Giorgia Meloni ha peccato di superficialità, la stessa colpa ricade anche su Matteo Renzi.

Renzi sul piano Mattei: “Se son rose fioriranno, ma al momento solo tanta fuffa

La premier stamattina dovrà telefonare a Claudio Descalzi per ringraziarlo, perché se il vertice Italia Africa non è fallito è solo grazie a lui. Lo stesso che Giorgia criticava quando fu nominato, definendo il governo di allora schiavo delle lobby del gas” inizia così la dura critica di Matteo Renzi al governo Meloni, in risposta agli eventi degli ultimi giorni che non lo hanno per nulla soddisfatto.

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Claudio Descalzi

La cosa maggiormente riuscita alla Premier è stata la battuta quando ha stretto la mano a Moussa Faki, dicendo ‘è quello vero!’. Vi ricordate quando la Meloni restò al telefono per mezz’ora con dei comici russi convinta di parlare proprio con Faki?”, Matteo Renzi non perdona e non dimentica e le sue parole tagliano più di una lama. L’ex premier continua ad inveire contro il Piano Mattei che “al momento è solo fuffa” e tralascia “il terzo settore, della cooperazione internazionale, dell’associazionismo che è stato tenuto sostanzialmente alla finestra“.

Renzi contro il “Cognato d’Italia” e gli assist di Conte

Poi il leader di Italia Viva cambia avversario e rivolge le sue attenzioni al ministro Lollobrigida, anche se continuando a mediare attraverso la premier: “Nell’agenda di oggi ci dovrebbero essere anche un paio di piccoli impegni: far tacere il cognato, ad esempio. Ogni volta che Lollobrigida parla un fratello d’Italia si sente male. Sembra che lo faccia apposta“. E via con il soliloquio contro la pasta Barilla lanciata nello spazio insieme a Villadei, sbattuta in faccia agli agricoltori che continuano a protestare contro i rincari della benzina e il green deal europeo.

Il Governo è con voi” ha detto stamattina il ministro Lollobrigida agli agricoltori in protesta ad Orte, ma secondo Renzi “straparla di letame, pensando di essere al Bagaglino e non al Governo“.

Francesco Lollobrigida
Francesco Lollobrigida

Non si salva neanche l’opposizione. Renzi intinge il pennino nel curaro per attaccare Conte ed il M5S: “Dopo l’ok sulla vigilanza e il sostegno sul Mes ecco che i Cinque Stelle difendono il Governo anche sulla Rai. Giorgia deve mandare un mazzo di rose a Conte, la sua stampella per gli amici“. L’articolo si chiude non con una stoccata sul premier Meloni, ma la stoccata va al suo ex partito: “E la cosa incredibile è che anche il PD, finalmente, se ne sta accorgendo. Ci hanno messo tre anni ma adesso ci arrivano anche loro, eccome se ci arrivano. L’importante, diceva quello, è non avere fretta“. L’importante, verrebbe da dire a Renzi, è non avere fretta ma arrivare.

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