Carabiniere indagato per aver rinnegato il presidente della Repubblica VIDEO

Indagato carabiniere che durante il corteo di sabato pro-palestina a Milano si è rivolto ad una donna affermando: "Non l'ho votato, non l'ho scelto io, non lo riconosco" in riferimento al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Redazione
2 Min di lettura

E’ quanto avviene a sabato a Milano, durante la manifestazione pro-Palestina, quando il carabiniere in questione è stato ripreso da una telecamera mentre esprimeva il suo dissenso verso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Corteo a Milano, le parole del carabiniere: “non l’ho votato”

La manifestante cui sono state rivolte quelle parole è Franca Caffa, ex consigliera comunale del Prc, scesa in piazza a manifestare contro lo sterminio della popolazione di Gaza.

Durante il corteo l’ex consigliera avrebbe chiesto delucidazioni al carabiniere in merito al discorso di Mattarella in occasione della Giornata della Memoria. Ma alla domanda della donna “Cosa ha detto Mattarella?” in riferimento alle parole pronunciate dal Presidente in favore del popolo palestinese, il carabiniere ha esordito: “Con tutto il rispetto, non è il mio presidente”, così la donna ribatte dubbiosa (e forse retorica) “Ah no? E di che paese è lei?“.

Carabiniere trasferito: cosa rischia

Non l’ho votato, non l’ho scelto io, non lo riconosco”, in modo breve e conciso, così il carabiniere ha manifestato il suo disaccordo. Il reato ipotizzato per quest’uscita infelice è quello di offesa all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica, infatti la Procura di Milano aprirà un indagine sul caso e analizzerà il video. Quanto rischia il carabiniere è consultabile all’articolo 278 del codice penale, secondo cui l’offesa al Presidente della Repubblica può essere punita con la reclusione da uno a cinque anni.

E non è finita qui: l‘articolo 290 punisce i reati di vilipendio, quindi “chiunque pubblicamente vilipende la Repubblica, le Assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo o la Corte Costituzionale o l’Ordine giudiziario, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000“.

Le reazioni dell’Arma

L’Arma dei carabinieri ha subito informato che “nei confronti del militare saranno tempestivamente adottati tutti i provvedimenti necessari, sia di natura disciplinare sia d’impiego, trasferendolo in incarico non operativo”, prendendo le distanze dalle maldestre dichiarazioni del carabiniere indagato.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo