Aumento dei decessi improvvisi nella Polizia di Stato, 10 morti solo a gennaio

Aumento sospetto di decessi nella Polizia di Stato a causa di malori improvvisi, soprattutto a seguito della campagna vaccinale anti Covid-19. Parte l'indagine per cercare di chiarire la questione

Redazione
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Il Sindacato Nazionale Appartenenti Polizia (SNAP) ha sollevato l’allarme riguardo a una serie di morti sospette avvenute tra gli appartenenti alla Polizia di Stato. Lo SNAP ha richiesto un’indagine urgente alle autorità competenti. In un comunicato stampa diffuso oggi, lo SNAP ha richiesto attenzione al Capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani, e alla Direzione Sanitaria del Ministero dell’Interno.

Decessi sospetti tra le forze dell’ordine

Da inizio anno, sono stati registrati 10 decessi tra i membri della Polizia di Stato, dei quali, solo nei giorni 25 e 26 gennaio 2024, se ne sono verificati addirittura 5. La preoccupazione cresce poiché, secondo lo SNAP, i decessi sarebbero da attribuire ad un “malore improvviso“, un termine che sembra essere più frequente nel periodo post Covid.

Già ad aprile 2023 il Segretario Generale Provinciale LES di Caserta Antonio Porto, aveva presentato un esposto alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, per denunciare l’altissimo tasso di mortalità nelle forze dell’ordine per malori improvvisi, soprattutto dopo l’avvio della campagna vaccinale per il contrasto al Covid-19, facendo notare che molte delle vittime di tali malori erano anche piuttosto giovani.

Il sindacato ha sottolineato che questi casi devono essere oggetto di un attento monitoraggio e controllo da parte dell’Amministrazione, poiché il fenomeno sembra colpire anche colleghi giovani e sportivi. È stato evidenziato un numero considerevole di decessi all’interno di una categoria sottoposta a dettagliati e continui controlli psicofisici sin dall’arruolamento, il che rende il fenomeno ancora più inquietante.

Indagini sulle cause del fenomeno

Il sindacato ha sottolineato che alcuni poliziotti potrebbero evitare di segnalare in modo esaustivo i loro problemi di salute all’Amministrazione per timore di conseguenze negative sulla loro efficienza fisica e, di conseguenza, sul loro status lavorativo ed economico. In risposta a queste preoccupazioni, lo SNAP ha ufficialmente richiesto, attraverso una lettera inviata in formato digitale, dati numerici relativi al periodo dal 1 gennaio 2016 al 27 gennaio 2024, suddivisi per annualità e fasce di età, riguardanti i poliziotti non in quiescenza deceduti per malore improvviso, cause naturali, malattie e altre ragioni.

Soprattutto “in considerazione del fatto che l’Amministrazione conosce per ogni poliziotto il profilo sanitario, essendo in capo ad ogni collega l’obbligo di comunicare, per ogni evento di malattia, sia la diagnosi che la prognosi, e che l’Amministrazione possa altresì procedere ai controlli sanitari del caso“, ha dichiarato lo SNAP, notando una presunta “scarsa collaborazione” nel fornire dati esaustivi sui fenomeni.

Oggi lo SNAP ribadisce che la morte di un membro della Polizia di Stato non può essere considerata degna di nota solo in presenza di circostanze estreme ed esterne, come una sparatoria, sottolineando l’importanza di indagare su questi decessi improvvisi per garantire la sicurezza e la salute di tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine.

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