Per dimagrire la gente fa carte false e, spesso, invece che dedicarsi costantemente ad una dieta sana e che duri nel tempo, vuole tutto e subito. Prima andava di moda la dieta chetogenica, poi il digiuno intermittente, poi quella liquida: insomma, qualunque scorciatoia è stata messa in pratica e anche abusata da più di qualche individuo impaziente che voleva tornare in forma rapidamente. Ora spunta un nuovo tipo di dieta che ha a che fare con il tempo, stiamo parlando della crono-nutrizione. Questo regime alimentare consiste nel mangiare determinati cibi in specifiche fasce orarie, in modo tale da favorire il lavoro del metabolismo. Sarà una dieta valida oppure l’ennesima moda alimentare passeggera?
Cronodieta, questione di timing?
Cos’è la crono-nutrizione? Quest’ultima si occupa di indagare il rapporto che intercorre tra il ritmo circadiano del nostro corpo e l’alimentazione. Il ritmo circadiano è coordinato dall’orologio biologico interno e regolato dalla luce solare. In particolare vi sono due ormoni, la melatonina che ha un picco notturno e il cortisolo che ha un picco mattutino che influenzano le modalità di assimilazione dei cibi.
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Quindi, non è una vera e propria dieta, partiamo da questo presupposto, più che altro è un aiutino che permette di ingrassare meno. Il fattore tempo, come abbiamo accennato, è essenziale: bisognerebbe fare colazione tra le 6 e le 8, il pranzo fra le 12 e le 13 e la cena fra le 18.30 e le 19.30. Per quanto riguarda gli spuntini, invece, il primo, quello mattutino, è consigliabile fra le 10 e le 11, mentre quello di metà pomeriggio fra le 16 e 18. Il segreto è non mangiare troppo tardi perché la notte porta con sé la possibilità di ingrassare, visto che il nostro metabolismo tende a rallentare.
Ovviamente anche cosa si mangia in quelle fasce orarie è importante, se non fondamentale: “Tutto inutile se non si adotta uno stile di vita sano ed equilibrato. Bene cenare presto, ma va bene anche dopo le 20 se si segue la dieta mediterranea e si pratica attività fisica, non c’è alcun rischio di ingrassare“. Così ha spiegato all’Adnkronos Salute la professoressa Silvia Migliaccio, specialista in Endocrinologia e Nutrizione umana, presidente della Società italiana di scienze dell’alimentazione, parla della moda della crono-nutrizione.
Quindi, cosa si mangia e in quale quantità è sempre il fattore fondamentale da osservare. Inoltre, bisognerebbe sempre accostare alla dieta l’attività fisica.
Cronodieta, differenti Cronotipi: gufi o allodole?
Ovviamente non tutte le persone sono uguali e presentano gli stessi orari e le stesse abitudini. Per certi individui il mattino ha l’oro in bocca, altri si svegliano a mezzogiorno ancora assonnati. Come mai? Questo dipende dai nostri cronotipi: ci sono le “allodole”, persone mattiniere che raggiungono il loro massimo della produttività prima di mezzogiorno; e i “gufi”, che si svegliano tardi e danno il meglio di sé nelle ore serali.
Chi ha quest’ultimo crono-tipo non è fortunato in fatto di diete, altro contrario delle “allodole”, che avranno più facilità a perdere pese. A rassicurarci, però, sul fatto che entrambi i tipi di persona possono dimagrire senza troppi problemi l’esperto Migliaccio: “A prescindere dal cronotipo e dall’orario dei pasti, durante la giornata il mantenimento del peso corporeo è dato dall’equilibrio tra le entrate – cioè le calorie che assumiamo con gli alimenti – e le uscite, ovvero le calorie che ‘bruciamo’ facendo attività fisica“. Quindi parole d’ordine restano: stile sano, equilibrio, dieta mediterranea e attività fisica.
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