Corea del Nord, nuovi test con missili da crociera – Foto

Altri test militari in Corea del Nord dove un nuovi modelli di missile da crociera sono stati lanciati nelle acque del Mar Giallo. La situazione lascia pensare all’intenzione imminente di Kim Jong-Un di entrare in guerra contro la Corea del Sud

Redazione
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Dopo le prime preoccupanti esercitazioni militari avvenute il 28 gennaio scorso, ieri la Corea del Nord è tornata a fare test su missili da crociera, lanciati nelle acque del Mar Giallo a ovest della penisola coreana e usando un’isolotto disabitato come bersaglio. I missili in questione sono stati identificati come Hwasal-2, e le immagini dei lanci sono state trasmesse dall’emittente nazionale nordcoreana Kcna.

L’esercitazione ha contribuito a controllare la posizione di contrattacco rapido dell’Esercito popolare coreano” ha affermato l’emittente, “e a migliorare le sue capacità di attacco strategico e non ha avuto alcun effetto negativo nella sicurezza dei paesi vicini”. Un evento che ha contribuito ad aumentare ulteriormente le tensioni già presenti nella regione, innescando una serie di preoccupazioni a livello globale sull’eventualità sempre più probabile dell’inizio di una guerra.

Missile da crociera Corea del Nord
Missile da crociera

Sempre più esercitazioni militari

I lanci avvenuti il 28 gennaio riguardavano invece dei missili Pulhwasal-3-31, e le autorità sudcoreane avevano reso noto che i missili erano stati intercettati vicino alle acque di Sinpo, a est del paese, intorno alle 8 di sera, ora locale. I missili in questione, ancora in fase di sviluppo, erano stati descritti come dotati di capacità nucleari. Pyongyang ha insistito sul fatto che tali lanci fanno parte del processo di aggiornamento del suo sistema di difesa, smentendo eventuali impatti sulla sicurezza dei paesi vicini. Al contrario, l’esercito sudcoreano ritiene che questi test siano finalizzati a verificare gli aggiornamenti delle capacità dei missili esistenti proprio in vista di un attacco.

L’escalation delle tensioni tra Corea del Nord e Corea del Sud negli ultimi mesi è stata evidente, con il leader nordcoreano Kim Jong-un che ha esplicitamente designato Seul come il principale nemico del suo paese. In risposta a questa crescente minaccia, la Corea del Sud ha annunciato l’avvio della produzione in serie di droni da ricognizione a media quota, con l’intenzione di dispiegarli per migliorare le capacità di sorveglianza. 

I missili da crociera, che procedono lungo una traiettoria orizzontale alimentati da un motore simile a un jet, sono distinti dai missili balistici, che seguono una spinta verticale. La Corea del Nord sostiene che tali proiettili non sono soggetti a restrizioni secondo le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ma rappresentano comunque una minaccia seria. Essi possiedono una grande capacità distruttiva e hanno una portata di circa 1.240 miglia e pertanto avrebbero la possibilità di colpire obiettivi sensibili come le basi militari statunitensi in Giappone.

L’aumento dell’aggressività della Corea del Nord

Le tensioni nella regione sono state aggravate dalla demolizione da parte della Corea del Nord di un monumento a Pyongyang, che simboleggiava la riconciliazione con la Corea del Sud. Tale atto è giunto dopo che Kim Jong-un ha rifiutato decenni di speranze di una riunificazione pacifica con il sud della penisola diviso dalla guerra. Ha dichiarato che il monumento era un “pugno nell’occhio” e ha ordinato la sua rimozione, sottolineando l’abbandono degli obiettivi a lungo termine di un’unificazione pacifica con la Corea del Sud.

Kim Jong-un
Kim Jong-un, leader nordcoreano

L’escalation delle attività missilistiche e delle dichiarazioni provocatorie da parte della Corea del Nord ha spinto gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone a intensificare le loro esercitazioni militari combinate. Tali movimenti sono stati giustificati come risposta alle minacce percepite di invasione provenienti da Kim Jong-un, che a sua volta ha condannato le esercitazioni come prove di un’intenzione invasiva da parte dei tre stati. La regione è ora in uno stato di allerta, poiché i segnali indicano che il leader nordcoreano potrebbe cercare di aumentare le pressioni, soprattutto in un delicato anno elettorale negli Stati Uniti.

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