Coro Zecchino d’Oro censurato in Cina: “Atto ostile contro libertà religiosa”

"E' un atto ostile che sottende qualcosa di più profondo contro la libertà religiosa, in particolare quella cristiana", ha dichiarato l'assessore regionale alla Cultura della Lombardia Francesca Caruso

Redazione
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Il Piccolo Coro “Mariele Ventre”, fondato nel 1963, è stato vittima di censura in Cina per un brano dal titolo “Forza Gesù“. La canzone, cantata da Simone Deiana alla 53esima edizione dello Zecchino d’Oro nel 2010, è stata infatti esclusa dal repertorio durante l’ultimo tour del coro a Shanghai e Pechino.

“La censura di un brano di un coro italiano è un atto ostile che sottende qualcosa di più profondo contro la libertà religiosa, in particolare quella cristiana”, ha dichiarato l‘assessore regionale alla Cultura della Lombardia Francesca Caruso. “Auspico che possa emergere un consenso generale a favore della difesa della libertà, considerando il nostro coro come un orgoglio nazionale, e che tutti si dissocino da questa decisione avventata, priva di fondamento culturale”.

La canzone “Forza Gesù” è un brano innocuo che esprime un messaggio di speranza e di conforto es il fatto che sia stata censurata in Cina è un chiaro e lampante segno della repressione della libertà religiosa che il regime cinese esercita sul suo popolo.

La vicenda ha suscitato l’indignazione di molti italiani, che hanno espresso solidarietà al Coro dello Zecchino d’Oro e alla sua direttrice, Sabrina Simoni. “La censura di questa canzone è un insulto alla nostra cultura e ai nostri valori”, ha detto Simoni. “I bambini che hanno cantato questa canzone sono innocenti e non meritano di essere discriminati”.

La vicenda dimostra ancora una volta come la libertà religiosa sia un diritto fondamentale che deve essere tutelato in tutto il mondo.

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