Teatro di Roma, De Fusco nuovo direttore: lite nel Cda

Scoppia la polemica a Roma per la nomina del nuovo direttore della Fondazione teatro di Roma. Per Gualtieri e Siciliano la votazione sarebbe invalida, in quanto sostenuta solamente da consiglieri del Governo. Ma Mollicone replica “Riunione assolutamente legale in quanto prosecuzione del Cda sospeso nei giorni scorsi”.

Redazione
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Roma, è polemica per la nomina di Luca De Fusco come direttore della Fondazione Teatro. La votazione per la nomina di direttore della Fondazione – a cui, oltre a De Fusco concorrevano tra gli altri: il direttore della Fondazione Teatro della Toscana Marco Giorgetti, e il commissario al Maggio Fiorentino Onofrio Cutaia – si sarebbe infatti svolta, lo scorso 15 gennaio, in assenza del presidente Francesco Siciliano e della consigliera Natalia di Iorio.

Luca De Fusco Teatro di Roma 1
Luca De Fusco, nuovo direttore Fondazione Teatro Roma

Gualtieri: “Non possiamo permettere che scelte importanti vengano prese con la forza”

Sulla vicenda è immediatamente intervenuto il sindaco Stefano Gualtieri, il quale reputa inaccettabile che scelte importanti come la nomina del direttore della Fondazione – patrimonio della città e sostenuta tramite fondi comunali – vengano prese con la forza, “imponendo nomi e strategie dai soli consiglieri nominati dal governo e Regione Lazio”.

Il primo cittadino ha inoltre assicurato che la nomina verrà impugnata. “Sono sconcertato. È un grande atto di arroganza. Una prepotente politica che conferma il loro deficit istituzionale. Per governare una Fondazione come quella di Roma serve un manager e non un regista come De Fusco” – ha infatti dichiarato indignato.

Siciliano: “Riunione invalida”

Anche per Siciliano, attuale presidente della Fondazione Teatro di Roma, si tratterebbe di una “riunione invalida” da lui stesso “formalmente sconvocata”. Siciliano ha inoltre sottolineato di aver sempre ricercato una “soluzione positiva” in modo da mantenere vivo il Dna del teatro “ovvero, il patto con la città, col territorio”, sebbene il Cda sia uno dei soci finanziatori più attivi della Fondazione.

A lui si è accodato anche il Responsabile Cultura nella Segreteria nazionale del PD Ruotolo, il quale si è scagliato fortemente contro il Centro Destra. “Mancava solo il Teatro di Roma e se lo sono presi con un blitz. Ma i sangiuliano di turno devono sapere chela cultura non ha padroni. È libera e resterà libera nonostante i lanzichenecchi”.

Mentre Gaetano Amato del M5S ha dichiarato – “Siamo stanchi di dover commentare l’ennesimo episodio di occupazione, da parte della destra, dei luoghi della cultura”.

La replica di Mollicone: “Riunione assolutamente legale”

Non si è fatta attendere troppo, di fronte alle accuse mosse sulla “riunione invalida”, la replica di Mollicone. “Come potranno confermare gli organi di vigilanza, la riunione che sui è tenuta questa mattina è assolutamente legale in quanto prosecuzione del Cda sospeso nei giorni scorsi dallo stesso presidente. Inopinatamente il presidente Siciliano alle dieci di sera ha mandato una sconvocazione a data da destinarsi del Cda già aperto”.

Dal canto suo, invece, il nuovo direttore De Fusco sostiene di non aver mai chiesto alle persone con cui ha lavorato per chi avessero votato e di non averlo fatto nemmeno stavolta. “Non mi sono mai posto questo problema e credo che nessuno se lo debba porre. Visti i miei precedenti risultati, credo che io possa dare affidabilità”.

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