Italia Paese degli autovelox potrebbe non esserlo più per colpa di Fleximan

Dal maggio 2023 Fleximan lascia una lunga scia di vittime elettroniche lungo il suo percorso. Il "giustiziere dei multati", ad oggi, conta più di 12 autovelox abbattuti tra Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia: presto potrebbe aprirsi un fascicolo con un’indagine nazionale

Redazione
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Oltre 11mila postazioni e un +61,7% incassi nel 2022, questi i dati forniti da Codacons sui numeri degli autovelox nella Penisola. L’italia, in materia di apparecchi di rilevazione automatica della velocità, stacca la Gran Bretagna, che ne ha circa 7.700, Germania, con oltre 4.700 e Francia con 3.780. Non tutti, però, sembrano essere contenti di questo risultato nostrano, specialmente Fleximan, “il giustiziere degli autovelox”.

Il caso Fleximan: il suo ultimo colpo

Dal 2023 è spuntato un nuovo supereroe o nemico dello Stato, dipende dal punto di vista. Quest’ultimo si è preso la briga di proteggere il “popolo dei multati italiani” e viene soprannominato Fleximan. Lo sconosciuto, con il suo gesto vandalico di abbattere gli autovelox, si è ormai fatto conoscere da tutta l’Italia. Il suo ultimo colpo è avvenuto proprio questa notte in provincia di Padova, lungo la strada regionale 10 nel territorio del Comune di Carceri. Il modus operandi sempre lo stesso: ha tagliato alla base il palo che regge l’apparecchio con il suo arnese preferito, una sega flessibile. Il tranciatore di autovelox ha iniziato la sua crociata contro questi dispositivi elettronici ormai da maggio 2023, con i suoi primi abbattimenti a Rovigo. Il criminale mascherato ha colpito anche ieri a Riese Pio X, nel Trevigiano, e a Cortina, nel cuore delle Dolomiti bellunesi. Mese dopo mese il suo raggio d’azione sembra allargarsi, tanto che si contano numerosi episodi anche in Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia.

Quanti gli autovelox abbattuti?

Fino ad ora sono più di 12 gli autovelox danneggiati. 11 nella regione del Veneto, di cui 8 solo a Rovigo, uno a Padova, un altro al passo Giau sopra a Cortina (Belluno) e l’ultimo a Riese Pio X nel Trevigiano. Spostandoci in Piemonte contiamo un apparecchio vandalizzato, un altro vicino a Cremona in Lombardia e un altro ancora nella Bassa Reggiana, in Emilia Romagna. Il vero problema, oltre ovviamente al danneggiamento degli autovelox, è che da un evento isolato il caso Fleximan potrebbe trasformarsi in un fenomeno di massa, dove i cittadini insoddisfatti e multati si sentono liberi di abbattere gli apparecchi che elargiscono multe se si superano i limiti di velocità.

Qual è la vera identità di Fleximan?

Si sa pochissimo, quasi nulla, dell’identità di Fleximan, il “giustiziere dei cittadini multati”. Si pensa possa essere nato in Polesine, luogo dove è stato abbattuto il primo di una lunga serie di autovelox tra la notte del 18 e il 19 maggio 2023. Precisamente è stato danneggiato il dispositivo di Bosaro, al chilometro 51 della Statale 16. Il 29 maggio c’è stato il secondo caso a Baruchella, sulla Regionale 482 Altopolesana, l’ex Statale Ostigliese. Il 6 agosto è stata la volta dell’autovelox sulla Provinciale 46 a Mazzorno Destro, a Taglio di Po, mentre nella notte del 2 novembre è stato abbattuto di nuovo il dispositivo elettronico di Baruchella. Poi, il 25 dicembre è toccato a quello di Corbola, lungo la Regionale 495, l’ex Statale di Codigoro – e ancora a Taglio di Po. Altro caso sulla Statale 309, il tratto della Romea che corre a sud di Rosolina, non molto distante dal ponte sul Po.

Inoltre, si sospetta che i numerosi atti vandalici potrebbero essere portati avanti da più di una persona. Forse all’inizio poteva essere una persona che agiva in solitaria, ma ora, osservando la mappa degli autovelox tagliati si pensa che dietro queste azioni si celino un gruppetto di “giustizieri mascherati”. Presto potrebbe essere aperto un fascicolo con un’indagine nazionale sull’operato di Fleximan o, più probabilmente, dei Fleximans.

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