Volodymyr Zelensky ha messo alle strette l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “Se puoi fermare la guerra in 24 ore, per favore Donald Trump, ti invito, in Ucraina, a Kiev“. Ha esordito così il leader durante un’intervista per Channel 4, sottolineando come il suo Paese sia più che aperto ad una mediazione esterna, anche quella degli USA, allo scopo di portare alla conclusione il conflitto che dura ormai da quasi due anni.
Il Paese è allo stremo e gli scontri non accennano a fermarsi. Zelensky, quindi, continua a chiedere armi e aiuti economici. L’Europa, dopo il veto di Orbàn giunto nelle scorse settimane, sta valutando un nuovo sistema che permetta all’Ucraina di ricevere gli aiuti dell’Ue. Il primo febbraio si terrà un vertice straordinario totalmente dedicato alla revisione del bilancio comunitario e allo studio di un programma di sostegno per evitare la crisi finanziaria ucraina. Zelensky, però, è ora interessato alla proposta fatta da Trump lo scorso giugno, di cui non è assolutamente certa la riuscita.
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Ucraina, la visione di Trump sul conflitto
Lo scorso giugno il tycoon statunitense aveva affermato di sapere come porre al conflitto tra la Russia e l’Ucraina. Durante un’intervista con Fox, Trump aveva infatti sostenuto di “poter trovare un accordo in 24 ore. Direi una cosa a Zelensky e una cosa a Putin. Farei un accordo molto rapidamente e questo fermerebbe la distruzione“.
Una dichiarazione un po’ vaga che sembra ricordarci le manie da superuomo che il magnate non ha mai nascosto, nemmeno durante il suo mandato come Presidente. Ed è proprio in vista delle prossime elezioni che l’imprenditore americano sta iniziando a fare promesse, nella speranza di accattivarsi gli elettori e garantirsi nuovamente il posto più ambito della Casa Bianca.
Ucraina, l’invito di Zelensky
Con qualche mese di ritardo Volodymyr Zelensky ha deciso di sfruttare l’occasione offertagli da Trump. “Forse ha una vera idea e può condividerla con me“, ha infatti affermato durante l’intervista con Channel 4. L’interesse da parte dell’Ucraina e del suo leader c’è, ora è da capire se Trump è veramente pronto a parlare con i due leader e mediare l’accordo. Lo scorso giugno l’intenzione c’era, ma bisogna vedere se avrà resistito fino ad ora.
“L’attuale follia dei leader russi porta un periodo di incertezza e pericolo per ogni nazione del mondo. Sempre più spesso il mondo sente e si rende conto che altre guerre potrebbero essere all’orizzonte. Ma abbiamo la forza per fermarlo” ha affermato poi Zelensky, sempre nella stessa intervista, per poi sottolineare “Quando Trump sostiene che metterà fine alla guerra in 24 ore, mi sembra che, come posso dire, sia molto pericoloso quello che dice“.
Il timore di Zelensky deriva dalla possibilità che Trump decida in autonomia “senza entrambe le parti, senza di noi“, ovvero senza interpellare Mosca o Kiev. “La cosa mi stressa davvero un po’. Perché significa che se la sua idea, di cui nessuno ha sentito parlare, non funziona per noi, per la nostra gente, allora farà comunque di tutto per realizzare la sua idea. Ed è questo che mi preoccupa un po’” ha concluso poi il premier ucraino.
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