Ashley Park: la Mindy Chen di Emily in Paris ricoverata per shock settico

L’attrice di Emily in Paris Ashley Park ha rivelato di aver vissuto un periodo veramente difficile nelle prime settimane del nuovo anno a causa di uno shock settico, da cui si sta riprendendo, che l’ha costretta al ricovero in terapia intensiva.

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A pochi giorni dall’annuncio dell’inizio delle riprese della 4° stagione di Emily in Paris, serie comica prodotta da Netflix, Ashley Park – che nella serie interpreta Mindy Chen – ha rivelato di essere in fase di recupero da uno shock settico che l’ha colpita tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.

Ashley Park: “Grata che la mia salute sia migliorata nonostante ciò che ci era stato detto all’inizio”

Ashley Park, tramite un post Instagram, ha voluto raccontare il difficile momento che ha vissuto, e sta vivendo, e rassicurare i suoi fans sul silenzio delle ultime settimane.

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Ashley Park rivela su Instagram di essere stata ricoverata per shock settico

Secondo quando raccontato dall’attrice americana tutto sarebbe cominciato con una semplice tonsillite contratta mentre si trovava in vacanza alle Maldive durante il periodo natalizio. La situazione si è però progressivamente aggravata sino a costringerla ad essere ricoverata in ospedale, dove si è scoperto che si trattava di uno shock settico che aveva già infettato diversi organi.

Fortunatamente l’attrice è ora fuori pericolo, ma non nasconde di aver trascorso giorni estremamente spaventosi, nei quali è passata da un ospedale all’altro ed è stata ricoverata una settimana in terapia intensiva.

“Grazie a mio marito per essere incondizionatamente al mio fianco”

Nei difficili giorni di ricovero al suo fianco non è mancato il marito Paul Forman, al quale l’attrice ha dedicato un ringraziamento speciale. “Grazie per essere incondizionatamente al mio fianco in tutto questo. Hai placato le mie paure e mi hai sostenuta tra le ambulanze, tre diversi ospedali, una settimana in terapia intensiva, pronto soccorsi spaventosi, innumerevoli esami, analisi e iniezioni, dolori strazianti e tutta questa confusione mentre eravamo soli dall’altra parte del mondo, lontani dalle nostre conoscenze. Ti amo Paul. Più di quanto potrei mai dire”.

Non poteva poi mancare un ringraziamento anche al team medico della terapia intensiva e allo staff del Joeli Being Resort “per aver risposto immediatamente ed essere stati al mio fianco facendomi da interpreti e fornendomi sostegno vitale”.

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