Disparità di genere, rimane il divario nelle iscrizioni alle discipline STEM

Secondo il Rapporto ANVUR 2023 “ANALISI DI GENERE” in Italia il divario di genere che riguarda le cosiddette materie STEM è aumentato; nonostante gli sforzi del processo di emancipazione femminile l’ambito delle Scienze vede ancora la componente femminile poco rappresentata.

Redazione
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È stato pubblicato il Rapporto ANVUR 2023 “ANALISI DI GENERE” presentato il 17 gennaio alla sede della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, a Roma. Stando ai dati, il gender gap esistente nell’iscrizione universitaria a discipline STEM – che comprendono Science, Technology, Engineering e Mathematics – non è ancora stato colmato. Lo stesso vale per i ruoli di rilievo all’interno delle stesse università. Le donne sono più orientate verso indirizzi umanistici, sociali o artistici.

Disparità di genere: i dati

Indicativo il dato secondo cui, nell’ultimo decennio, dall’anno accademico 2011/2012 all’anno accademico 2021/2022, il numero di donne iscritte a corsi di laurea categorizzati come STEM non è cresciuto, arrestandosi sul 39,9% contro il 60,7% registrato per gli uomini. Inoltre, se si considerano i valori in percentuale delle donne laureate, in Italia e in Europa si evidenzia una contrazione tra il 2013 e il 2021, del -1,8% in Italia e -1,3% in Europa.

Nel corso degli anni in Italia il divario di genere che riguarda le cosiddette materie STEM è aumentato. Nonostante gli sforzi e i successi del processo di emancipazione femminile, iniziato negli anni Sessanta, l’ambito delle Scienze vede ancora la componente femminile poco rappresentata.

“Se consideriamo il dato relativo alla composizione di genere degli studenti universitari nelle quattro macro aree disciplinari (Fig. 2.2 e Fig. 2.3)2, appaiono evidenti diverse propensioni della componente studentesca maschile e quella femminile. Come evidenziato da numerose analisi relative alla partecipazione femminile agli studi nelle discipline STEM, esiste un gender gap che porta con sé rilevanti effetti sull’occupazione femminile in settori considerati emergenti”, si legge nel Rapporto.

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Il Rapporto conclude: “Rispetto ai laureati per ambito di studio (Fig. 2.6) per i dieci anni considerati il numero dei laureati STEM uomini è significativamente superiore a quello delle donne, confermando il gap di genere già osservato rispetto alle immatricolazioni ed iscrizioni

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Emerge un’assoluta prevalenza, nella scelta femminile, per gli studi in ambito economico, educativo, sanitario e agro-veterinario.

Inoltre, risulta dall’indagine che, in riferimento ai ruoli di rilievo, assistiamo al cosiddetto fenomeno del glass ceiling, che riguarda diversi ambiti e che concerne le barriere sociali e culturali esistenti che impediscono alle donne di accedere alle stesse opportunità degli uomini. Come esempio delle carriere di spicco in ambito accademico, il Rapporto ANVUR riporta il numero delle Rettrici nelle università italiane: la percentuale delle Rettrici in carica nell’anno 2012 era del 7,5% e nel 2022 la percentuale si attesta sul 12,1%.

Pertanto, la presenza femminile al vertice della governance di un ateneo, pur potendo osservare un incremento negli anni considerati, rappresenta ancora un fenomeno piuttosto limitato”.

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Disparità di genere: le Nazioni Unite

È in arrivo l’11 febbraio, ovvero la data scelta dalle Nazioni Unite per celebrare la Giornata Internazionale delle donne nel campo della Scienza. L’Agenda per il 2030 per la sostenibilità comprende, tra i suoi elementi cardine, la Scienza e il Gender Equality. La celebrazione di febbraio incentiva gli individui, donne e uomini, di tutto il mondo, a impegnarsi perché l’obiettivo dell’Agenda venga raggiunto. Nonostante le campagne e le iniziative, spesso elementi sociali, come stereotipi e pregiudizi ancora influenzano le scelte delle giovani donne.

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