Perugia, arrestato 25enne per violenza sessuale di gruppo

Arrestato un membro del gruppo che il 19 luglio scorso aveva aggredito sessualmente una ragazza a Ponte San Giovanni. Ora maggiori speranze di trovare gli altri autori della violenza

Redazione
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Un 25enne è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e lesioni aggravate in relazione a un tragico episodio avvenuto presso la piscina comunale di Ponte San Giovanni, in provincia di Perugia. La vittima, una ragazza di 21 anni, ha riferito di essere stata aggredita da un gruppo di ragazzi che aveva conosciuto al termine di una festa di paese mentre era insieme a una sua amica.

Le indagini condotte dalla Polizia, sotto la direzione della Procura di Perugia, hanno svelato un quadro agghiacciante in cui il giovane stupratore avrebbe sfruttato lo stato confusionale della vittima, causato dall’assunzione di bevande alcoliche, per compiere l’atroce violenza sessuale insieme ai suoi compagni, la cui identità è ancora avvolta nel mistero.

La dinamica della violenza

La vicenda risale alla notte del 19 luglio scorso, quando una giovane, nel cuore della notte, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, riferendo di essere stata vittima di violenza insieme a una sua amica da parte di più persone presso la piscina comunale che, visto l’orario notturno, al momento dell’aggressione era totalmente deserta. Trasportate in ospedale con urgenza, è stato riservato loro il codice rosa, specifico per le vittime di violenza.

Le vittime, due giovani donne di 20 e 24 anni, hanno raccontato alle autorità di aver trascorso la serata alla festa paesana di Ponte San Giovanni, dove hanno fatto conoscenza con un gruppo di otto ragazzi, alcuni dei quali di origine straniera. Il gruppo si è offerto di accompagnarle alla stazione per il loro ritorno a casa, ma invece le ha condotte all’interno del vicino centro sportivo dove è ubicata la piscina comunale.

Una volta varcata la soglia del centro, la cortesia iniziale si è trasformata nella brutale ferocia di un branco senza scrupoli. Il gruppo ha molestato e perpetrato la violenza sessuale su una delle giovani, ma fortunatamente, l’altra vittima è riuscita a chiamare il 112 senza attirare l’attenzione, consentendo così un intervento tempestivo dei soccorsi. Il branco è però riuscito a dileguarsi prima dell’arrivo degli agenti, scavalcando la recinzione del centro sportivo e dandosi alla fuga.

Le prove contro l’aggressore

Le dichiarazioni delle due ragazze, e le analisi sul materiale genetico ritrovato sul corpo della vittima e il luogo dell’aggressione, hanno poi portato all’identificazione di uno degli aguzzini. Decisive anche le telecamere della videosorveglianza, che intorno alle 2 di notte avevano inquadrato una macchina dalla quale erano scesi quattro uomini, uno dei quali sorreggeva la vittima visibilmente stordita. Il giudice delle indagini preliminari ha pertanto emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere per il 25enne, in attesa del processo e di scoprire l’identità dei suoi complici.

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