Palermo, Aron non ce l’ha fatta: il cane era stato legato e bruciato vivo

Il cane è deceduto nella clinica veterinaria che lo aveva preso in cura. A riferirlo è la Lav di Palermo sul proprio profilo Facebook

Redazione
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Una scena aberrante quella avvenuta in piazza Croci a Palermo, dove un pitbull è stato legato e poi arso vivo in pieno centro. Martedì sera, alle 21:30, alcuni passanti si sono accorti del fuoco di fronte alla chiesa di Santa Maria del Monserrato e sono accorsi a salvare la vita del cane trasportandolo di corsa in clinica veterinaria. Nel mentre, gli agenti sono riusciti ad arrestare il 46enne autore del gesto violento.

Il cane è deceduto nella clinica veterinaria che lo aveva preso in cura. A riferirlo è la Lav di Palermo sul proprio profilo Facebook: “Ci hanno appena chiamato dalla clinica. Aron non c’è più. Il suo corpo non ha retto, sebbene lui abbia lottato fino alla fine“.

Palermo, arrestato l’autore del gesto

Gli agenti, appena sono riusciti ad identificare l’autore del deplorevole gesto, lo hanno fermato e portato in questura salvandolo da una folla inferocita che reclamava giustizia per la povera bestiola. Nel tragitto lo stesso avrebbe anche aggredito i poliziotti e danneggiato la volante. Nessuno sa il perché il 46enne, denunciato per maltrattamenti, abbia compiuto questa violenza sull’animale.

L’uomo sembrerebbe essere un senza fissa dimora che vivrebbe in uno spazio abusivo, un tempo l’ingresso di Villa Deliella. L’area era stata destinata successivamente a un parcheggio e un lavaggio, ma da anni è in abbandono nonostante un progetto di riqualificazione per la costruzione di un museo del liberty.

L’uomo era noto nella città per avere dei precedenti come piromane. Alla vigilia di Natale nella dimora abusiva dell’ex ingresso di Villa Deliella, aveva dato fuoco a un mucchio di sterpaglie in piena notte, preoccupando i residenti che hanno subito segnalato l’accaduto.

I cani bruciati nel Palermitano

Non è la prima volta che in provincia di Palermo si verificano queste violenze nei confronti degli animali. Sono due i casi di cani bruciati avvenuti a Marineo, in provincia del capoluogo siciliano, la scorsa primavera. A denunciare i fatti la responsabile regionale dell’ufficio garante dei diritti degli animali Laura Girgenti. Quest’ultima ha assistito a tutta la scena: una persona trascinò un cane in via Corleone, vicino alla casa di una delle referenti dell’organizzazione, lo posizionò su una pila di legno e accese il fuoco. Forse un gesto di minaccia, ma questa ipotesi non fu mai approfondita e il caso rimase aperto.

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