Europee: Vannacci tentato, duello Meloni- Schlein sempre meno certo

Salvini sembra convinto della sua decisione di non candidarsi così come dell'ipotesi Vannacci in Europa; il confronto tra Meloni e Schlein dopo neanche una settimana inizia già a far nascere dubbi a causa dell'incertezza delle due leader sulla loro candidatura

Redazione
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Le elezioni europee sono ancora lontane, eppure in Italia gli scossoni delle decisioni elettorali già si sentono da settimane. Solo ieri, il terremoto più forte è stato causato da Matteo Salvini che, in totale indipendenza e lontananza dalla sua coalizione, ha deciso di non candidarsi. “Sono il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, poi faccio il segretario della Lega, mi sembra più che sufficiente“, ha dichiarato orgoglioso a Rtl.

Matteo Salvini
Matteo Salvini

Una decisione personale, inattaccabile, se non fosse per lo smacco recato ai suoi alleati, Meloni e Tajani, che ancora sono dubbiosi sulle proprie candidature. Una scelta presa nel mezzo di uno dei periodi più bui per il ministro leghista, attaccato per il caso Verdini Jr. e in difficoltà per le candidature del suo partito alle Regionali, dettata probabilmente dalla paura di restare fuori, di essere cannibalizzato dal premier, i cui consensi scendono ma il cui partito resta il più forte in Italia.

Salvini, però, ha le idee chiare sulle europee e se da un lato ritiene di non essere il capolista più adatto, dall’altro vede nel contestatissimo generale Roberto Vannacci il volto e l’autorità giusta da presentare in Europa. Non si escludono però le candidature dell’europarlamentare Susanna Ceccardi e dell’euroscettico Gianluigi Paragone.

Roberto Vannacci ipotesi per le europee

I riflettori sono ora puntati sul generale più chiacchierato d’Italia, sconosciuto fino a pochi mesi fa ed ora salito alla ribalta a seguito delle polemiche sul best-seller Il mondo al contrario, una dura critica al mondo di oggi che se ne infischia del politically correct e della sensibilità altrui. Il successo del generale ha però ora raggiunto un nuovo livello, grazie all’ipotesi avanzata da Matteo Salvini che lo vorrebbe capolista della Lega alle europee.

Una scelta polemizzata da cui però il generale non prende le distanze. “Ci sto riflettendo, ma non vorrei fare la figura del dilettante. Sono un professionista affermato nell’esercito e nel mondo militare, ma di politica non mi sono mai occupato” ha dichiarato Vannacci, sottolineando però la sua gratitudine al ministro che da subito ha creduto in lui. Salvini ci ha visto lungo, proprio per il grande successo de Il mondo al contrario potrebbe aver ipotizzato come i migliaia di lettori del generale possano trasformarsi in elettori.

Generale Roberto Vannacci
Generale Roberto Vannacci

Inoltre, il militare e probabile futuro politico ha le idee molto chiare per quanto riguarda l’Europa, e queste non si distaccano dalle visioni salviniane: “L’Europa è un’entità dalla quale non si può trascendere. Ma deve essere configurata in base ai nostri interessi nazionali. Un’Europa vicina“. Salvini sembra pronto a firmare uno sposalizio fortunato, ma resta da vedere se il generale Vannacci si senta pronto ad abbandonare il mondo militare per entrare a gamba tesa in quello della politica.

Il duello Meloni-Schlein sempre meno certo

Il tanto agognato duello televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein ha già iniziato a perdere credibilità, a soli sei giorni dal suo annuncio. Se il premier, infatti, durante la conferenza stampa del 4 gennaio sembrava aver già tirato fuori gli artigli da affondare nella sua preda, oggi lo scontro pubblico non sembra più una priorità.

Elly Schlein
Elly Schlein

A cosa serve un confronto sulle europee, se nessuna delle due contendenti è realmente sicura di una sua candidatura? A cosa serve un dibattito se il suo tema centrale non è ancora stato definito? Il primo a porre questi dubbi è stato Antonio Tajani, leader di Forza Italia che, oltre a dichiarare che la scelta di Salvini non era stata precedentemente concordata, ha anche ammesso di avere dei dubbi sulla possibilità di una candidatura di Meloni: “Non potrebbe togliere spazio ai doveri del premier?. Una domanda lecita a cui però può rispondere solo il premier in persona.

Nell’opposizione anche la candidatura di Elly Schlein sembra non convincere più. Anche se è stata essa stessa a proporre in primis il dibattito televisivo con Meloni, ora la spinta propulsiva dell’astro nascente del Pd sembra stia iniziando a scemare. La campagna elettorale delle europee deve ancora cominciare, eppure sia a destra che a sinistra ognuno ha iniziato a pensare al suo orticello e a come superare indenne la sfida di giugno.

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