Garrone ai Golden Globes, il tifo di Benigni: “Film epico”

Il regista italiano già iridato a Venezia corre per il gala internazionale. Il regista de La vita è bella: “Sono svenuto dalla bellezza”

Redazione
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A imbracciare la bandiera italiana nell’anfiteatro dorato del cinema mondiale, Matteo Garrone con il suo Io, Capitano: domenica a Beverly Hills si terrà ufficialmente il gala dei Golden Globes che aprirà la stagione dei premi di Hollywood in vista della “Notte delle stelle” del prossimo 10 marzo, con Barbie e Oppenheimer favoriti.

Golden Globes, Garrone entra in shortlist

Il regista già iridato a Venezia è entrato, infatti, nella shortlist per il miglior film internazionale e arriva ai Golden Globes con una nomination tra i sei migliori non in inglese. Matteo Garrone corre contro una concorrenza agguerrita. Nell’atteso duello tra la bambola della Mattel e il padre della bomba atomica, tanti film stranieri potrebbero avere chance. Il nuovo pool dei votanti è, inoltre, salito da 75 paesi a ben 300.

Golden Globes, le altre candidature: braccio di ferro Barbenheimer

Il film di Greta Gerwig con Margot Robbie e Ryan Gosling arriva ai Globes con nove candidature, davanti di una lunghezza al dramma di Christopher Nolan su Los Alamos. Ma attenzione anche a Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese e Poor Things di Yorgos Lanthimos, Leone d’oro a Venezia, con sette chance a testa.

Sono dodici in tutto i candidati al miglior film, distribuiti tra drammatici e comici: nella prima categoria rientrano il francese Palma d’oro a Cannes, Anatomia di una caduta di Justine Triet, in gara anche nella categoria del film non in inglese e per la migliore attrice, Sandra Hüller, Killers of the Flower Moon, Maestro, Oppenheimer, Past Lives della coreana-americana Celine Song e il britannico The Zone of Interest di Jonathan Glazer, Gran Prix Speciale della Giuria a Cannes; mentre Barbie, Air, American Fiction, The Holdovers, May December e Poor Things sono nella seconda.

Per le attrici in un film drammatico viene data per favorita Lily Gladstone di Killers of the Flower Moon, tra gli attori il duello è tra Bradley Cooper di Maestro e Cillian Murphy di Oppenheimer con Andrew Scott di All of Us Strangers a fare da terzo incomodo. Sul fronte della commedia Emma Stone (Poor Things) è in pole position.

Golden Globes, la concorrenza di Garrone

Quanto a Garrone, la sfida è complessa: oltre ad Anatomia di una Caduta, The Zone of Interest e Past Lives, sono in gara il finlandese Foglie al Vento di Aki Kaurismaki, premio della giuria a Cannes, e lo spagnolo La Società della Neve J.A. Bayona per Netflix che ha chiuso la Mostra del cinema di Venezia.

Garrone ai Golden Globes, il tifo di Benigni

Dalla curva nostrana, scende in campo per Io, Capitano Roberto Benigni. Due volte Academy Award nel 1999 per La vita è bella, il regista e attore italiano loda l’epopea dei due giovani senegalesi che vivono il dramma del viaggio migrante attraversando la Libia e il Mar Mediterraneo, come un ritorno alla grande tradizione del cinema italiano “che è sia italiana che internazionale”.

Io, Capitano? “Sono svenuto dalla bellezza”

A proposito di Io Capitano, Benigni ha citato sia Roberto Rossellini che Vittorio De Sica, ma anche John Ford “perchè è un film epico”. Benigni, che per Garrone era stato Geppetto, si è espresso in una conversazione con il regista e l’attore protagonista Seydou Sarr. La clip di 13 minuti è su Variety. “Si tratta di un film di grande potenza per le immagini”, dice Benigni concordando con Garrone che la vicenda, in cui dall’adolescenza i protagonisti raggiungono l’età adulta, è “alla maniera di Huckleberry Finn”. Quando alla fine Seydou grida “Io, Capitano”, “sono svenuto dalla bellezza; la grandeur. Lo grida con tanto grandeur. È una tragedia, è un sogno”, afferma Benigni.

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