Il presidente americano Joe Biden passa al contrattacco. La sfida contro Donald Trump ha richiesto all’entourage dell’attuale capo della Casa Bianca un netto cambio di rotta, optando per un’offensiva elettorale. “Con Trump il Paese precipiterà in un futuro pericoloso e oscuro” ha affermato Biden nel suo primo discorso pubblico del 2024.
Biden sferra la sua mossa al cianuro durante il comizio in Pennsylvania, Stato chiave nella battaglia per la Casa Bianca, organizzato nel terzo anniversario dell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Una sfida accesa che vede Trump muovere le sue carte. Il leader repubblicano ha infatti definito “ostaggi” quei 900 americani condannati per quanto accaduto. La sua promessa è quella del perdono, che verrà concesso ad ognuno di loro nel momento in cui riconquisterà la Casa Bianca.
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Biden: “Trump minaccia la democrazia”
Biden sferra la sua mossa al cianuro durante il comizio in Pennsylvania, Stato chiave nella battaglia per la Casa Bianca, organizzato nel terzo anniversario dell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Il presidente Usa ha invitato l’America a riflettere su quanto accaduto e su cosa vuol dire scegliere il magnate repubblicano: “Se la democrazia sia ancora la causa sacra dell’America, è la domanda più urgente del nostro tempo. E’ questo il tema delle elezioni del 2024” ha aggiunto.
“Ascoltatemi chiaramente: dirò quello che Donald Trump non dirà. La violenza politica non è mai e poi mai accettabile nel sistema politico degli Stati Uniti, mai, mai, mai. Non c’è posto in una democrazia per la violenza politica” sottolinea Biden nel corso del suo primo comizio del 2024. “Cercando di riscrivere i fatti del 6 gennaio, Trump sta cercando di rubare la storia nello stesso modo in cui ha cercato di rubare le elezioni. Ma sapevamo la verità perché l’abbiamo vista con i nostri occhi” ha concluso.
Le parole espresse da Biden riflettono una vera e propria controffensiva all’operato dell’ex presidente. Come riporta il Corriere della Sera, il leader democratico ha passato l’intero 2023 a ribadire i suoi successi, soprattutto in campo economico. Un vanto che certo non lo ha aiutato nei sondaggi: con gli indici di approvazione in picchiata, per la prima volta il repubblicano si trova in testa. Per questo motivo, Biden si è trovato costretto a cambiare strategia di gioco elettorale.
La risposta di Trump
La risposta di Trump sconvolge l’America e le regole fondanti della democrazia Usa. Secondo La Repubblica, la speranza è che abbia torto Liz Cheney, figlia di un vice presidente repubblicano: “Il voto del 5 novembre potrebbe essere l’ultimo della vostra vita“. Sono oltre 900, gli americani condannati definiti «ostaggi», e per Trump loro incarcerazioni “verranno considerate una delle cose più tristi nella storia del nostro Paese. Nessuno è mai stato trattato così male come queste persone“.
“I risultati di Joe Biden sono una serie ininterrotta di debolezza, incompetenza, corruzione e fallimento. Date un’occhiata a cosa sta facendo per il confine, o all’inflazione, o per i nostri militari, pensate a quell’orribile giorno in Afghanistan, guardate cosa ha fatto con l’energia. In tutto il mondo, siamo motivo di imbarazzo come Paese” aggiunge.
La ferocia di Trump nei confronti del competitor democratico è sempre più marcata. “La vera minaccia per la democrazia è Joe il criminale, che usa lo stato come arma per bloccarmi” ha detto durante il comizio nell’Iowa. “Nulla va dritto per il balbettante Biden, non ha messaggi positivi per il futuro dell’America che sta fallendo. Joe non riesce a mettere due parole in fila. Lui è la vera minaccia della democrazia, con la sua incompetenza” tuona. La strategia adottata da Trump è chiara: screditare Biden per ricostruire la sua immagine di “rifare grande l’America”.
Dal suo canto, il leader repubblicano dovrà restare in piedi nonostante i quattro processi che lo attendono: il 4 marzo a Washington per l’assalto a Capitol Hill, quello a fine marzo per i soldi pagati alla pornostar, Stormy Daniels, un altro a maggio in Florida per i documenti segreti trafugati a Mar a Lago ed infine quello di agosto in Georgia per i tentativi di rovesciare i risultati delle elezioni presidenziali.
La sfida repubblicana
Nella sfida contro Trump, Biden è aiutato anche da Nikki Haley, principale sfidante di Trump per la nomination repubblicana alla Casa Bianca. Di fatto, l’ex governatrice della Carolina del Sud, già ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite ai tempi di Donald Trump, è oggi sotto di 30 punti rispetto all’ex boss. “Dove c’è lui, c’è caos. Non sopravviveremo ad altri quattro anni di Trump. Dobbiamo fermare il caos, ma non è possibile sconfiggere il caos democratico con il caos repubblicano. E questo è ciò che ci dà Donald Trump . Il mio approccio è diverso: niente drammi, niente vendette, niente piagnucolii” aveva già affermato durante la campagna.
Con lei, a sfidare il magnate sono: Ron DeSantis, l’ex governatore del New Jersey Chris Christie, e l’imprenditore bio tech Vivek Ramaswamy, paladino ed emulo del tycoon.
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