Caso Degni, Corte dei Conti invia gli atti al procuratore

Chiarezza è la parola chiave per il lavoro del procuratore generale della Corte dei Conti, Pio Silvestri sul caso Degni

Redazione
2 Min di lettura

Chiarezza è la parola chiave per il lavoro del procuratore generale della Corte dei Conti, Pio Silvestri sul caso Degni. “Deciderò nei tempi giusti e necessari, ma compatibili con la situazione che ha visto coinvolgere il magistrato” afferma.

Marcello Degni è il magistrato della Corte dei Conti colpevole di aver criticato la manovra del governo e la mancata reazione dell’opposizione: “Occasione persa. C’erano le condizioni per l’ostruzionismo e l’esercizio provvisorio. Potevamo farli sbavare di rabbia” aveva scritto su X il 30 dicembre.

Degni: espressioni “inaccettabili”

Degni era stato nominato dall’allora premier Paolo Gentiloni, che ora definisce inaccettabili le parole scritte dal magistrato. Quest’ultimo è finito sull’occhio del ciclone per le sue affermazioni, che tanto si discostano a quelle espresse dall’allora procuratore di Milano, Borrelli, contro Berlusconi: “resistere, resistere, resistere”. La polemica sale anche durante la conferenza stampa di fine anno presieduta dalla premier Giorgia Meloni che afferma: “Ho da chiedere alla sinistra se sia normale che persone nominate per incarichi super partes si comportino da militanti politici, mi aspetto una risposta da Elly Schlein“.

Imagoeconomica 1274116
MARCELLO DEGNI

Degni isolato

Come riporta il Corriere della Sera, a difenderlo non c’è nessuno, né l’opposizione, né i colleghi. Troppo forti le sue parole lanciate via social, e quel ricordo di Toni Negri. A sinistra non rilasciano alcuna dichiarazione. Solo il silenzio. Un silenzio che rimbomba mentre il sindacato dei magistrati contabili decide in tempi da record il deferimento ai probiviri “per aver violato il codice di condotta”. La nota chiarisce: “Si trattano di esternazioni rese a titolo personale“. A questo Degni risponde: “Era una critica riferita al metodo, non al contenuto della manovra“.

In meno di un’ora la Corte dei Conti decide per la misura più dura: il deferimento al Pg. Sarà Pio Silvestri ad organizzare l’istruttoria che potrebbe finire con l’espulsione. A La Stampa, Degni aggiunge: “Non sono affatto pentito delle mie parole, stavo solo commentando la manovra, l’opposizione non doveva ritirare gli emendamenti“.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo