Il premier Meloni non è arrabbiata, di più. Secondo le indiscrezioni che arrivano dall’interno del suo partito, il presidente del Consiglio ha valutato con i suoi più stretti collaboratori il provvedimento della sospensione dell’onorevole Emanuele Pozzolo da FdI, per la vicenda dello sparo nella notte di Capodanno alla festa di Rosazza nel Biellese.
“Questa follia ci danneggia” ha dichiarato Meloni. A provare a calmarla e farla ragionare i fedelissimi Donzelli e Fazzolari.
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Il caso è ormai diventato politico dopo che Pozzolo ha invocato l’immunità parlamentare, e anche perché la legge elettorale prevede parlamentari nominata e non eletti. E’ proprio la selezione della classe dirigente che toglie il sonno all’inner circle, perché consapevoli che un piccolo smottamento può diventare una frana politica.
Ma non sarebbe la prima volta che il premier si lamenta per i comportamenti poco consoni alla guida del Paese. Troppe quest’anno ne ha dovute sopportare: la sua deputata Mennuni che va in televisione a dire di figliare alle diciottenni, un’altra che dichiara guerra agli autovelox che l’hanno multata (sai com’è), poi un altro che dichiara che la pedofilia è meglio della maternità surrogata, suo cognato che ferma treni dove non dovrebbero essere fermati e chi più ne ha più ne metta.
La Meloni ha sottolineato che “in tanti lavorano come muli, danno tutto quello che hanno. Ma c’è una parte di deputati e senatori che pensa di stare in vacanza. Non hanno capito il proprio ruolo e fanno danni. Ci fanno sembrare inaffidabili“, mentre in realtà la compagine che guida il Paese deve nei fatti dimostrare di essere classe di governo.
Ora, infatti, avrà anche questa gatta da pelare alla conferenza di inizio anno: oltre alle elezioni europee, presidenza italiana del G7, Pnrr, Mes, riforma del premierato e la presentazione dell’agenda 2024 le toccherà anche fare da madre, che sgrida e punisce i figli indisciplinati di FdI e cerca di arginare i loro comportamenti adolescenziali.
La vittima sta valutando se denunciare Pozzolo, il legale: “Deciderà quando si sarà ripreso”
Nel mentre Pozzolo deve preoccuparsi anche di una possibile denuncia da parte di Luca Campana, il 31enne colpito dal proiettile alla gamba la sera di Capodanno. L’uomo, ancora scosso per quello che è successo a Rosazza, durante i festeggiamenti finiti in tragedia, si è rivolto all’avvocato Marco Romanello con cui valuterà se procedere per vie legali nei confronti dell’onorevole di Fratelli d’Italia.
“Abbiamo 60 giorni di tempo e decideremo insieme il da farsi quando si sarà ripreso” ha dichiarato su la Stampa il legale del 31enne. Intanto, Campana rilascia poche dichiarazioni ai media, dicendosi ancora traumatizzato dopo il colpo d’arma da fuoco: “Non ho voglia di parlare, sono ancora al letto dolorante. Vorrei staccare per qualche giorno e liberare la mente, dimenticare quello che è successo” si legge su la Stampa.
Oltre alle sue dichiarazioni, dopo due giorni dal fatto emergono altre testimonianze di chi quella notte era presente alla festa: “Quando abbiamo sentito il colpo pensavamo ad un petardo. Poi abbiamo visto il ragazzo a terra che urlava e si teneva la gamba“. “Era una festa animata, non so chi ha sparato, ma a tirare fuori la pistola è stato il deputato Emanuele Pozzolo, cosa sia successo dopo e come sia partito il colpo nessuno l’ha capito” ha dichiarato un testimone su la Stampa che vuole restare anonimo. Insomma, anche se qualcuno ha iniziato ha parlare delle dinamiche di quella nottata, quest’ultime restano ancora avvolte nel mistero.
La sindaca Delmastro: “Sono senza parole, non potevo immaginare una cosa del genere”
Ad essere sotto shock anche la sorella del sottosegretario di FdI Andrea Delmastro, Francesca, sindaca di Rosazza e organizzatrice della festa: “Sono senza parole. Non potevo immaginare una cosa del genere. Non so nulla di che cosa sia accaduto – ha spiegato ai microfoni di Sky News 24 – mi ero già allontanata dalla festa. Che mio fratello non fosse presente mi è stato riferito da lui stesso perché io ero già andata via, mi ha detto che stava caricando la macchina. Quello che posso dire è che io per prima avevo iniziato a portare via i bicchieri, la festa era finita e si stava rassettando il locale in vista delle pulizie un po’ più grosse che avremmo fatto successivamente” ha concluso incredula la prima cittadina di Rosazza.
Pozzolo indagato per lesioni aggravate
Dopo le numerose indiscrezioni trapelate oggi sul colpo di pistola esploso durante la festa di Capodanno nella pro loco di Rosazza, l’onorevole Emanuele Pozzolo è indagato per lesioni aggravate ai danni del 31enne ferito alla gamba, genero di un uomo della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro (FdI) presente anche lui alla festa.
Le forze dell’ordine hanno eseguito i rilievi tecnici presso i locali della Pro loco di Rosazza e sulla persona di Pozzolo. Il deputato è stato sottoposto al test di polvere da sparo su mani e vestiti che indossava al momento alle 7:25 del primo gennaio, dopo 6 ore dal fatto. Nel mentre l’onorevole continua a definirsi innocente. Inoltre, oltre ad essere finito nel registro degli indagati, la prefettura di Biella ha fatto sapere che revocherà a Pozzolo il porto d’armi per difesa personale. Intanto, la pistola è già stata posta sotto sequestro la notte del fatto, appena i militari sono arrivati sul posto.
Delmastro: “Non c’ero, mi hanno raccontato cos’è successo”
Mentre l’onorevole Pozzolo si difende dalle accuse, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera i giorni scorsi, Delmastro spiega quello che ha visto la sera di Capodanno. Lo sparo sarebbe partito all’1:30 di notte, durante il cenone di fine anno organizzato nelle sede della pro loco di Rosazza, piccolo comune Biellese in Valle Cervo, guidato dalla sindaca Francesca Delmastro, sorella dell’esponente FdI.
Ad essere rimasto ferito dal proiettile vacante proveniente dalla North american arms LR22, una “mini pistola” regolarmente detenuta con porto d’armi da Pozzolo, un 31enne genero di un uomo della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro (FdI). Sulla vicenda la procura di Biella ha aperto un’inchiesta e sono stati ascoltati diversi testimoni, tra cui Delmastro che ha confermato di non essere presente al momento dello sparo.
“Non c’ero quando è partito lo sparo, anzi, non avevo neanche capito si trattasse di un colpo di pistola, pensavo ad un botto di Capodanno. Al momento dello sparo ero fuori nel piazzale a caricare il cibo avanzato in macchina e ho sentito le urla della donna che mi hanno preoccupato in seguito al boato proveniente da dentro la pro loco” spiega Delmastro sul Corriere della Sera.
“Non sapevo che Pozzolo avesse con sé una pistola, non l’avrei mai immaginato. Quello che so l’ho appreso dai presenti che mi hanno raccontato che ha tirato fuori la mini pistola e poi è partito accidentalmente un colpo. Sono sollevato che il genero dell’agente della scorta stia bene, la prognosi è di 10 giorni ed è già a casa” conclude sul quotidiano di via Solferino.
Le opposizioni al deputato Pozzolo: “Si dimetta”
Gli agenti stanno cercando di ricostruire esattamente come sono andati i fatti di quella sera e Pozzolo potrebbe anche essere accusato di reato colposo, come l’omessa custodia. La ricostruzione ad oggi ancora non è ancora del tutto chiara ma le opposizioni sono già sul piede di guerra e chiedono a gran voce chiarimenti da Giorgia Meloni e le dimissioni dell’onorevole Pozzolo.
“Questi incapaci sono un pericolo per la sicurezza di quelli che incontrano, figuriamoci per il Paese. Giorgia Meloni chiarisca subito quali provvedimento intende prendere nei confronti del deputato Pozzolo” ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein su la Stampa. A lei si è unita anche Deborah Serracchiani, responsabile giustizia del partito, definendo quello che è successo un “fatto gravissimo e incompatibile con i ruoli istituzionali che si ricoprono” e Riccardo Magi di +Europa che ha puntato il dito contro “una destra a mano armata che si riempie la bocca di sicurezza e poi gira con le pistole”.
Infine, anche Matteo Renzi ha commentato l’accaduto sul quotidiano torinese: “Quella della Meloni non è una classe dirigente: sono inadeguati, incapaci, impresentabili. E pericolosi prima di tutto per se stessi”.
La risposta di FdI
Intanto, FdI non è rimasta in silenzio ed ha deciso di rispondere alle diverse critiche attraverso un comunicato stampa che afferma come sia “assurdo trasformare la vicenda in caso politico” e in più, viene specificato che “stiamo parlando di un fatto di cronaca e già sono sul caso le autorità competenti. Qualora dovessero emergente comportamenti scorretti da parte di Pozzolo allora verranno presi gli opportuni provvedimenti da parte del partito”.
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