Il 2024 è un anno bisestile ma sarà realmente funesto?

“Anno bisesto anno funesto” così racconta la superstizione, ma da dove nasce questo simbolismo e come è arrivato fino a noi?

Redazione
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Il 2024 sarà un anno bisestile, ovvero uno di quegli anni che contano un giorno in più a febbraio e che da sempre sono circondati da un’aurea di superstizione e timore. I motivi che hanno fatto nascere il detto “anno bisesto anno funesto” sono molteplici, ma prima di analizzarli tutti è utile comprendere il perché della necessità degli anni bisesti.

L’anno bisesto è quello in cui il mese di febbraio si conclude con il giorno 29, invece del giorno 28, per compensare la discrepanza tra il nostro anno civile composto da 365 giorni e l’anno astronomico che in realtà dura 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi.

La dicitura bisestile deriva dal latino “bis sextus dies”, una dicitura che indicava l’abitudine dei romani di aggiungere al calendario un giorno dopo il 24 febbraio, ovvero il sesto prima delle calende di marzo. Letteralmente, infatti, la traduzione di “bis sextus dies” è “due volte sesto” e quindi bisestile. Una delle prime superstizioni legate all’anno bisestile nasce proprio da questa epoca, poiché il mese di febbraio era il mese dedicato ai morti e ai riti funebri, quindi, l’aggiunta di un altro giorno non fu vista proprio di buon occhio.

Una preoccupazione così forte da essere giunta fino a noi, quasi 2000 anni dopo. C’è da dire però che le disgrazie avvenute in vari anni bisestile hanno continuato ad alimentare questa superstizione.

Le tragedie avvenute negli anni bisestili

Le tragedie avvengono tutti gli anni, è vero, ma quando intorno ad un anno particolare già aleggia un velo di preoccupazione, ogni piccolo dettaglio non passa inosservato, anzi, sembra essere ingigantito. È quello che è accaduto con gli anni bisesti, forieri di sventure e spesso teatro di grandi catastrofi.

Nel 1666, anno bisesto, avvenne il Grande Incendio di Londra che distrusse quasi tutta la città, nel 1792 in Francia si iniziò ad utilizzare la ghigliottina per le esecuzioni capitali, nl 1866 Alfred Nobel inventò la dinamite, nel 1908 vi fu il terremoto di Messina, nel 1912 naufragò il Titanic, nel 1976 un terremoto colpì il Friuli e uno nel 1980 devastò l’Irpinia.  Inoltre, il 2012, anno in cui i Maya avevano ipotizzato la fine del mondo, era un anno bisesto. Eppure, non è accaduto nulla.

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La pandemia da Covid-19 è accaduta durante un anno bisestile

Insomma, qualche sventura è realmente accaduta, ma forse quella che tutti noi possiamo ricordare è quella che ha avuto luogo nel 2020, ultimo anno bisesto finora. La pandemia da Covid-19 ha fermato il mondo per quasi un anno e costretto noi italiani a rimanere chiusi in casa per tre mesi. Non il migliore dei periodi, che purtroppo ha rinforzato ancora di più lo stereotipo della sfortuna che accompagna gli anni bisesti.

Il timore si riaccende quest’anno, proprio a causa di quel 29 febbraio che apparirà di nuovo nei calendari del 2024, pronto a portare con sé qualche brutta avventura. La domanda che rimane da porsi è ‘quale tipo di tragedia ci aspetti’, ma è conveniente non chiederlo troppo ad alta voce a causa della possibilità che l’universo risponda già il primo dell’anno.

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