Venezia museo a cielo aperto: ticket d’ingresso a 10 euro

Redazione
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Il progetto di un biglietto di ingresso che consenta di passeggiare per la città lagunare prende ufficialmente l’avvio per il prossimo 16 gennaio 2023. Nel frattempo, per la stagione estiva si prevedono le prime prove per la regolamentazione del sistema 

Venezia sempre più un “museo a cielo aperto” a partire dal 16 gennaio 2023: è questa la decisione chiesta a gran voce dai cittadini della laguna e poi realizzata dalla giunta del sindaco Brugnaro. 

Previsto un breve periodo di prova, a luglio, per mettere a punto gli ultimi sistemi di regolamentazione. Le tariffe di ingresso in città – le idee poi scartate prevedevano anche dei tornelli per filtrare i flussi – vanno da 3, 8 o 10 euro, a seconda del “bollino” con cui è classificata la giornata, a seconda delle previsioni di affollamento e delle stagionalità turistiche. 

Previsti anche degli sconti o tariffe agevolate per chi prenoterà con largo anticipo o si intratterrà nella città per più notti: tutto volto al contenimento del turismo “mordi e fuggi”, da sempre ostacolato nella laguna, e favorire un turismo di qualità. 

«Stiamo lavorando a un sistema premiante di prenotazione della città. Chi prenota potrà beneficiare di un risparmio evidente, chi invece non prenota sarà soggetto a una tassazione più alta – anticipa il sindaco Brugnaro – A preoccupare sono i vacanzieri giornalieri, quelli che arrivano in maniera improvvisa la mattina e se ne vanno la sera. I flussi in giornata creano spesso intasamenti»

Come funziona il pagamento

Il biglietto d’ingresso sarà pagato dai visitatori direttamente alla compagnia di trasporti con cui si giunge in città, in convenzione col Comune, oppure al singolo terminale terrestre o acqueo. Esonerati dal pagamento, ovviamente, sono i residenti, gli studenti e i lavoratori.

Proprio il problema del flusso quotidiano di viaggiatori non turisti è stato a lungo dibattuto dalla giunta comunale prima dell’approvazione del “contributo di accesso”. L’idea del pagamento di un ticket, infatti, è stata mutuata dalla tassa di sbarco che molte isole italiane, quali Capri o Ischia, hanno adottato, idea molto più complessa per una realtà come quella di Venezia, meta non solo di visitatori ma anche di numerosi pendolari, sede di istituzioni, tribunali e uffici pubblici regionali.

Con la fine del lockdown e la ripresa del flusso turistico, la città di Venezia è tornata a registrare picchi di turismo altissimi. In aggiunta a ciò c’è il problema dello spopolamento della città: circa 50mila residenti per oltre 23 milioni di turisti annui. 

Il pagamento del biglietto di ingresso sarà impiegato per incrementare lo smaltimento di rifiuti, risolvere i problemi di mobilità e risanamento dai danni causati dal moto ondoso di taxi, vaporetti e barche private. 

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