Mattarella e il richiamo contro oligarchi del web: “A rischio sovranità dei cittadini”

Mattarella ha cercato di avvisare che il terreno su cui il governo si sta addentrando potrebbe portare con sé delle asperità e allontanare l’Italia dalla libertà e i cittadini dalla sovranità.

Redazione
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Siamo di fronte ad un tornante della storia” avvisa il Presidente Sergio Mattarella durante il suo discorso alle Alte cariche dello Stato, tenutosi al Quirinale nel Salone dei Corazzieri. Un avvertimento, quasi un monito a non perdere di vista il reale obiettivo della politica italiana, ovvero la salvaguardia dei cittadini.

Un monito a non perdere di vista i valori che hanno sempre accompagnato le scelte politiche nel nostro Paese. Un’avvisaglia che il terreno su cui il governo si sta addentrando potrebbe portare con sé delle asperità e allontanare l’Italia dalla libertà e i cittadini dalla sovranità.

Un discorso particolare, durato circa 17 minuti, e che in molti hanno avuto inizialmente difficoltà a comprendere. Intelligenza Artificiale, sovranità, separazione dei poteri, tutti argomenti che solitamente non si confacciano ad un discorso Presidenziale. Non c’era politica, ma effettivamente mancavano anche Giorgia Meloni e Lorenzo Fontana.

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Giorgia Meloni assente a causa di un’influenza

Una situazione particolare, insomma, ma che col passare del tempo si è resa sempre più semplice da comprendere. Il Presidente Mattarella stava mettendo in guardia i nostri politici sui pericoli che si insediano in ogni scelta, soprattutto quelle che si rafforzano tramite l’ausilio dei privati, che invece di sostenere i governi vestono i panni del contro-potere.  

Mattarella contro gli oligarchi che minacciano la sovranità popolare

Oligarchi di diversa estrazione si sfidano nell’esplorazione sottomarina, in nuove missioni spaziali, nella messa a punto di costosissimi sistemi satellitari (con implicazioni militari), nel controllo di piattaforme di comunicazione social, agendo, sempre più spesso, come veri e propri contropoteri“, così Mattarella ha iniziato a dare forma al suo discorso, in cui la preoccupazione ha fatto da padrone.

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Mattarella al Quirinale nel Salone dei Corazzieri

Il riferimento è chiaro: Elon Musk ad Atreju, portato come emblema dei valori che il governo vuole instillare al nostro Paese. Più figli, più forza lavoro, più volontà di cambiamento, ma forse Musk non era l’esempio giusto. La dimostrazione è arrivata poche ore dopo, quando l’Unione Europea ha aperto un fascicolo su X, piattaforma social di proprietà dell’imprenditore statunitense, accusata di condivisione di contenuti illegali.

Un enorme flop, che però non ha divertito il Presidente della Repubblica, visibilmente preoccupato dalla deriva a cui sta puntando la politica italiana. Mattarella ha infatti proseguito: “Questi oligarchi hanno la presunzione di dettare le regole, anziché essere destinatari della regolamentazione. Alle democratiche istituzioni rappresentative vanno affidate le scelte e le decisioni che incidono sulla vita sociale e sulla libertà dei cittadini, non alla strategia di grandi gruppi finanziari in base ai loro interessi“.

Più controllo, più durezza e meno voglia di mostrarsi e di mostrare personaggi che di imitabile hanno ben poco. Mattarella conclude il suo monito, citando George Orwell, che prima di tutti aveva previsto la svolta tecnologica che stiamo vivendo: “Immaginiamo, applicando lo scenario descritto nel libro ‘1984’, cosa avrebbero potuto fare i dittatori del Novecento se avessero avuto anche l’Intelligenza Artificiale. Sono in gioco i presupporsi della sovranità dei cittadini“. L’avvertimento è arrivato, ma Mattarella non è soddisfatto, perché non è solo l’IA la sua principale preoccupazione.

Mattarella ricorda “il ruolo fondamentale del Parlamento

Nessun riferimento esplicito alla riforma del premierato, ma la necessità di ricordare “l’importanza dell’equilibrio tra poteri e il ruolo fondamentale del Parlamento” non sembrano lasciare troppo dubbi. Così come il monito a ricordare l’importanza del “pensiero critico” e delle nostre libertà che sono “alla base dei diritti di ciascuno“, che sembra proprio collegarsi agli ultimi sviluppi in materia di giustizia.

Poi il ricordo dei conflitti in Ucraina e in Palestina e alle vittime che essi hanno causato, così come l’avvertimento sul cambiamento climatico che mette in serio pericolo il futuro del nostro Pianeta. Molti i riferimenti velati che nei 17 minuti di discorso Mattarella ha riversato sui suoi ascoltatori, tra cui Mario Draghi, Elly Schlein, Matteo Renzi, Carlo Calenda, Ignazio La Russa e così via. Assenti all’appello il premier Meloni e il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, entrambi costretti a casa da malesseri vari.

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Il Presidente della Camera Lorenzo Fontana

Il sunto, però, è chiaro: “Contrastare quello che può insidiare le nostre libertà è l’impegno prioritario che si pone davanti a noi. Il modello culturale occidentale ed europeo viene sfidato ed ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte“.

A conclusione del discorso, non c’è nessun banchetto ad attendere le Alte cariche dello Stato e, come fa notare Renzi, manca il tradizionale brindisi. La linea ufficiale vede il repentino rialzo dei casi di Covid-19 alla base della decisione di evitare troppi assembramenti, ma non può che sorgere il dubbio che forse quest’anno non ci sia nulla a cui brindare.

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