L’Impero infinito di Aldo Cazzullo

Aldo Cazzullo incanta il suo pubblico con il nuovo saggio "Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l'impero infinito"

Margherita Valigi
3 Min di lettura

Un successo indiscusso e confermato dai fatti, quello dell’intrigante saggio di Aldo Cazzullo uscito quest’anno. L’opera del giornalista è la più venduta con 6 ristampe, 215mila copie per “Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito“.

La casa editrice HarperCollins pubblicatrice del libro, ha difatti annunciato la notizia del saggio più venduto sul mercato italiano da quando è stato pubblicato. Uscito il 26 Settembre, il saggio sta prendendo vita anche in lingua inglese, francese, tedesca, spagnola e portoghese per timbrare il proprio passaporto in giro per il mondo.

Un insieme di idee e segni tratti e tradotti dalla ricotruzione del mito di Roma, iniziando dall’analisi di personaggi e storie. Un racconto che incuriosisce, rapisce e ragiona. Cazzullo regala, ancora una volta, la sua illuminante lettura e punto di vista.

Pagine di dettagli e curiosità pronte ad appassionare sia il lettore più studiato e preparato sia colui che si trova per caso nel racconto. Roma non è mai stata più eterna di ora, come gli antichi romani non sono mai stati più attuali. Alla base dell’attuale vita politica e della quotidianità. Ispirazione per poeti ed artisti. Creatori delle regole di guerra, architettura e diritto. Dettatori di stile e motivo di orgoglio, nonché fautori di una prima definizione di Nazione.

Aldo Cazzullo
Aldo Cazzullo

Cazzullo racconta con la sua abile mano la fondazione di Roma, dal mito letterario di Enea a quello di Romolo. L’età repubblicana, con gli eroi – tra cui molte donne – disposti a morire per la patria. L’avventura di golpisti come Catilina e di rivoluzionari come Spartaco, lo schiavo che ha ispirato ribelli di ogni epoca. La straordinaria storia di Giulio Cesare e di Ottaviano Augusto, due tra i più grandi uomini mai esistiti. E la vicenda di Costantino: perché se oggi l’Occidente è cristiano, se preghiamo Gesù, se il Papa è a Roma, è perché l’impero divenne cristiano.

Ma non solo, Cazzullo con questo saggio è anche sceso in campo con un tempismo invidiabile. Anticipando il trend di TikTok e divenuto addirittura un modo di dire: “Quante volte pensi all’Impero Romano?“. La domanda posta ad amici e fidanzati, rivelatasi poi una realtà estremamente persistente nelle menti. Il trend si è poi evoluto in “qual è il tuo Roman Impire?” proprio per indicare un pensiero fisso ricorrente.

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