Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto nella Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina definendo “inaccettabile” la volontà di far riemergere nel terzo millennio la logica imperiale. Diversi i temi toccati dal suo discorso, che spaziano dalla necessità di una regolamentazione dei conflitti bellici fino ai pericoli a cui il cambiamento climatico sta sottoponendo il nostro Pianeta.
Mattarella ha anche speso qualche parola sul conflitto in Ucraina, che rischia di essere riconosciuto solo come un conflitto regionale, dimenticando le influenze che a causa sua si avvertono in tutto il Mondo. Affrontato anche il tema del Patto di stabilità europeo, riconosciuto come una tematica complessa su cui la riflessione è fondamentale: ” Come ogni costruzione umana, l’Unione Europea non è perfetta: è un cantiere permanente, da puntellare quotidianamente con il lavoro di tutti, unendo, insieme, resilienza, ferma chiarezza e pazienza, come necessario per la conclusione dei negoziati in atto per il Patto di stabilità e crescita“.
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Il Presidente ha anche voluto ribadire in questa sede un pensiero già espresso nei giorni scorsi, ovvero la necessità che nel Consiglio europeo si voti per maggioranza e non per unanimità.
Mattarella contro la logica “imperiale“
“La pretesa del riemergere, nel terzo millennio, della logica “imperiale” è inaccettabile“ ha iniziato così Sergio Mattarella il suo discorso alla Farnesina, ribadendo la necessità di contrastare queste pretese per evitare che la “logica della prepotenza” diventi più forte di quella del confronto.
“A suffragare la logia imperiale non soccorre neppure più l’alibi ideologico, di confronto o competizione tra sistemi basati su progetti di vita contrapposti. Rimane soltanto la logica della prepotenza. Ecco la ragione elementare per puntare sul multilateralismo per quei Paesi – come l’Italia – che rifiutano intenti imperialisti e non hanno l’ambizione di essere “satelliti” di nessuno bensì di cooperare, da pari, con tutti gli Stati e i popoli di buona volontà, anche per governare la globalizzazione, facendone crescere la coincidenza con il perimetro della libertà e del benessere” ha proseguito il Presidente, sottolineando la necessità di una cooperazione internazionale per far fronte agli elementi che mettono in pericolo la libertà delle Nazioni europee.
Mattarella: “Necessario difendere il pianeta dal cambiamento climatico e dai conflitti bellici“
Il Presidente Mattarella ha deciso di dedicare parte del suo discorso ai pericoli a cui stiamo sottoponendo il nostro Pianeta, vessato dal cambiamento climatico e dai conflitti di natura bellica che si stanno espandendo su vari fronti.
“Le sfide di fronte alle quali l’umanità si trova pongono a rischio la sopravvivenza del pianeta, a partire dalle conseguenze della condizione climatica, sino a modalità belliche – che ci riportano a epoche che non hanno il diritto di riproporsi – in cui i popoli divengono ostaggi delle politiche aggressive dei rispettivi governi“, ha evidenziato Mattarella per poi sottolineare quanto il conflitto russo-ucraino abbia una dimensione ormai globale. “Derubricare a mera dimensione regionale l’attacco della Federazione Russa all’Ucraina sarebbe un errore capitale. I suoi effetti destabilizzanti si avvertono in tutti gli angoli del globo e vulnerano gli strumenti internazionali di cooperazione e dialogo“.
Inoltre, il Presidente ha voluto sottolineare la necessità di una regolamentazione che nel caso di conflitti protegga la popolazione civile, costretta sempre a pagare il prezzo più caro. “Da 22 mesi il popolo ucraino si pone come argine a questa deriva e, ancora una volta, sono le vittime civili a pagare un prezzo alto. Si presenta, qui come a Gaza, la necessità di rendere stringenti le regole, anche in guerra, di quel diritto internazionale umanitario la cui urgenza emerse addirittura già con la Convenzione di Ginevra nel 1864″.
Il Presidente ha poi concluso: “È inammissibile che, in conflitti armati di questo secolo, si esercitino attacchi e rappresaglie che colpiscono la inerme popolazione civile. Tocca alla comunità internazionale impedire nuove avventure a questa politica di sopraffazione che trova emuli in diverse situazioni e in più continenti“.
Mattarella: “si deve condannare l’antisemitismo senza ambiguità“
“La crisi mediorientale, con il suo portato d’odio, ha fatto riemergere dal suo fiume carsico anche il fenomeno dell’antisemitismo, che, oggi come ieri, si nutre di luoghi comuni e di una visione distorta della storia. Si tratta di messaggi che debbono incontrare la più netta condanna, senza ambiguità, senza interpretazioni di comodo“, ha evidenziato con durezza il Presidente, per poi concludere ringraziando il lavoro svolto dalla rete diplomatica e consolare: “Operate con la responsabilità di manifestare in modo concreto la vocazione del nostro Paese ad agire per una comunità internazionale in pace, stabile e prospera“.
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