Pesca e ricerca scientifica: guerra diplomatica tra Filippine e Cina

Redazione
3 Min di lettura

L’arcipelago entra in protesta per la decisione di impedire le attività ittiche nel Mar Cinese Meridionale 

Le Filippine presentano una richiesta diplomatica ufficiale nei confronti della Cina. L’arcipelago si oppone al divieto di pesca nel Mar Cinese Meridionale, promosso dal governo di Pechino. In una serie di comunicati diramati dal ministero degli Esteri di Manila si legge che le isole oceaniche ritengono questo provvedimento da parte della Cina una grave violazione della loro giurisdizione.

Una delle relazioni diplomatiche riporta che le navi cinesi avrebbero interrotto una ricerca scientifica marina e attività di esplorazione energetica nei due siti presenti nella Zee – Zona economica esclusiva. 

In un secondo documento, Manila denuncia l’imposizione da parte della Cina di una moratoria annuale sulla pesca, per rigenerare le risorse ittiche. 

Presidente Marcos: «Voce ferma con Pechino, ma niente guerra» 

Il neopresidente Marcos, dopo i provvedimenti, continua la sua linea di intransigenza nei confronti della Cina: «Non permetteremo che un singolo millimetro dei nostri diritti marittimi venga calpestato. Abbiamo una sentenza molto importante a nostro favore e la useremo per continuare ad affermare i nostri diritti territoriali». 

La sentenza a cui il presidente fa riferimento è quella del 2016 del Tribunale di arbitrato permanente di L’Aja in cui le Filippine ebbero la meglio per la contesta di alcune isole nel Mare Cinese Meridionale. 

Marcos aggiunge che è sua intenzione parlare con Pechino con «voce ferma, ma andare in guerra è l’ultima cosa di cui abbiamo ora bisogno». 

Le difficili relazioni fra Cina e Filippine 

Il rapporto fra Pechino e Manila è sempre stato altalenante, soprattutto di fronte la continua rivendicazione cinese di maggiori diritti sui territori e sulle acque del Mar Cinese Meridionale.

Nel marzo 2021 i due paesi rischiarono lo scontro quando una flotta di navi appartenenti alla Cina si è intrattenuta per settimane nell’atollo di Whitsun Reef, area di disputa territoriale fra i due Paesi. 

Nonostante le tensioni, l’ex capo di Stato filippino, Rodrigo Duterte ha sempre cercato di rafforzare i rapporti con la vicina Cina. Dopo l’elezione del 9 marzo, il figlio del dittatore, Marcos, ha sempre mostrato di volersi porre in linea di continuità con il suo predecessore, intraprendendo una serie di relazioni bilaterali con Xi Jiniping, leader politico cinese. 

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo