Il Vaticano ha dato il via libera ad una nuova normativa riguardante la conservazione dei defunti battezzati, a seguito di due domande poste formalmente dal cardinale Matteo Zuppi al Dicastero dell’arcivescovo di Bologna. Una tematica complessa che ha però ricevuto chiare linee guida dal Dicastero della dottrina della Fede, che si è espresso attraverso una nota pubblica.
Una decisione che permetterà alle famiglie di defunti cattolici di conservare le ceneri dei propri cari, possibilmente in luoghi sacri o legati alla memoria del defunto. La decisione è stata presa escludendo però “ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista” e cercando di evitare di “far prevalere i motivi economici, suggeriti dal minor costo della dispersione“, secondo le dichiarazioni dello stesso Zuppi.
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Vaticano, i quesiti posti dal Cardinale Zuppi
Una lettera con due richieste di chiarimento è stata spedita dall’arcivescovo di Bologna,, al Dicastero dottrina della Fede per avere contezza della posizione del Vaticano per quanto riguarda la questione della cremazione post-mortem e della dispersione delle ceneri dei fedeli battezzati.
I due quesiti posti, riguardavano la possibilità della disposizione di un luogo sacro per l’accumulo commisto e la conservazione delle ceneri dei battezzati defunti (primo quesito) e la possibilità delle famiglie di conservare una parte delle ceneri del famigliare in un luogo simbolico per la storia del defunto (secondo quesito).
Vaticano, le risposte alle richieste di chiarimento di Zuppi
L’arcivescovo di Bologna ha ottenuto risposta attraverso un testo firmato dal cardinale Victor Fernandez ed approvato dal Papa in data 9 dicembre. Secondo quanto disposto dal Vaticano, a norma dell’Istruzione Ad resurgendum cum Christo del 2016, “le ceneri devono essere conservate in un luogo sacro (cimitero), e anche in un’area appositamente dedicata allo scopo, a condizione che sia stata adibita a ciò dall’autorità ecclesiastica“, tenendo in considerazione la necessità di “ridurre il rischio di sottrarre i defunti al ricordo e alla preghiera dei parenti e della comunità cristiana ed evitare dimenticanze e mancanze di rispetto così come pratiche sconvenienti o superstiziose“.
Quindi secondo le disposizioni pontificie sarà possibile conservare le ceneri dei propri defunti in luoghi comuni, senza andare contro i dettami e i dogma della fede, ma ovviamente con alcuni accorgimenti. Le ceneri potranno essere conservate solo in piccola parte, con etichettatura completa dei dati del defunto e dovranno essere conservate in un luogo che non ne leda in alcun modo la memoria.
Il Vaticano infine ricorda che “la nostra fede ci dice che resusciteremo con la stessa identità corporea e materiale. La nostra materia sarà trasfigurata, liberata dai limiti di questo mondo. In questo senso, la risurrezione sarà in questa carne nella quale ora viviamo“, per cui la trasformazione “non implica il recupero delle identiche particelle di materia che formavano il corpo“.
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