Con il nuovo film di Matteo Garrone, Io Capitano, il cinema italiano torna a far parlare di se nel mondo. La sua candidatura ai Golden Globes 2024 nella categoria del miglior film non in inglese è ufficiale.
Io Capitano: la candidatura ai Golder Globes
Il film aveva già riscosso gran successo al festival del Cinema di Venezia lo scorso settembre ottenendo il Leone d’argento per la regia e il premio Mastroianni. Ora, per i Golden Globes attesi il prossimo 7 gennaio c’è l’aria in fibrillazione. La posto in gioco è alta così come gli altri film in gara: Anatomia di Una Caduta di Justine Triet, Past Lives di Celine Song, La società della neve di da J. A. Bayona, The Zone of Interest di Jonathan Glazer e Foglie al vento di Aki Kaurismäki.
Io Capitano: la trama
Io Capitano è un film molto profondo. Seydou – interpretato da Seydou Sarr – e Moussa – Moustapha Fall – sono cugini adolescenti nati e cresciuti a Dakar, in Senegal. Orfano di padre, Seydou vive con la madre e i fratelli. Nel tempo libero insieme a Moussa crea dei piccoli rap, sognando un futuro nel mondo della musica in Europa e nel mondo. “Pensa quando ci chiederanno l’autografo i bianchi!” dice uno dei protagonisti nel trailer ufficiale. I due hanno raccolto una cifra sufficiente per tentare il viaggio attraverso il deserto del Sahara, tra dune e tempeste di sabbia, fino alla Libia e poi lungo il Mediterraneo.
Un viaggio non solo fisico ma introspettivo sui due: un confronto sofferto e crudele ai limiti dell’umanità. A Seydou viene infatti offerta la possibilità del viaggio per mare dalla Libia a Lampedusa, a patto che si metta al timone della barca di profughi improvvisandosi “capitano”. Struggente, potente e reale, il film è come un sogno o incubo ad occhi aperti. Sotto la sua regia, Garrone con Io Capitano permette allo spettatore di calarsi totalmente nei due ragazzi.
