Vannacci, a Torino manifestazioni contro il generale: “Non ti vogliamo”

A Torino i manifestanti si sono mobilitati contro Vannacci urlando: "Il libro ha un contenuto fortemente transfobico, razzista e sessista"

9 Min di lettura

Con la pubblicazione del libro Il mondo al contrario, il generale Roberto Vannacci è stato posto alle dipendenze del vice comandante delle forze terrestri con il ruolo di capo staff.

Un ‘incarico prestigioso‘ dell’esercito che permette al generale di gongolare nella soddisfazione, pregustando anche una possibile candidatura alle Europee nella lista della Lega: “Non mi precludo nulla per il futuro” aveva affermato a Firenze nell’incontro dei leader europei di ultradestra organizzato da Matteo Salvini.

Torino manifesta contro Vannacci

Nel Centro studi San Carlo di Torino si sono riuniti attivisti e collettivi studenteschi per manifestare contro il generale Roberto Vannacci, presente nel capoluogo piemontese per la presentazione del suo libro. In via Roma è stato srotolato uno striscione con scritto “Vannacci Torino non ti vuole” e sono stati accesi dei fumogeni e una torcia da segnalazione.

I manifestanti si sono mobilitati urlando: “Il libro ha un contenuto fortemente transfobico, razzista e sessista, che difende a spada tratta le teorie sulla superiorità della razza e la violenza di genere“. “Non solo gli è stato permesso di pubblicare un libro del genere – hanno dichiarato gli attivisti – ma è stato anche premiato con una nomina a capo di stato maggiore delle forze operative terrestri. Noi non siamo disposti ad accettare nella nostra città chi lucra e si fa visibilità sulle oppressioni che viviamo ogni giorno“.

Vannacci: aperta inchiesta formale

Sul caso Vannacci è stata aperta un’inchiesta disciplinare formale da una commissione apposita in seguito alla pubblicazione del suo libro ‘Il mondo al contrario’ per diversi passaggi ritenuti offensivi.  “La licenza era programmata da tempo e io avevo rappresentato giorni prima l’intenzione di prendere questo periodo di tempo per me. L’inchiesta formale a mio carico mi è stata notificata pochi minuti fa, ben dopo l’uscita della notizia su alcuni organi di stampa” afferma il generale all’Agi.

Indagine anche sul suo operato come addetto militare in Russia a cui risponde: “E’ una porcheria giornalistica . Io non ho alcun elemento, nessuna informazione in merito. Ero addetto per la Difesa nella Federazione russa, operavo a Mosca. E in sedi di accreditamento secondario recando talvolta per relazioni diplomatiche militari in Bielorussia, Armenia e Türkmenistan. Quando ho prestato servizio nella Federazione russa non mi è stata mai sollevata alcuna mancanza né dalla catena gerarchica né dal capo missione, ovvero l’ambasciatore italiano a Mosca“.

Il nuovo incarico di Vannacci

Eppure, ad agosto sembrava che il generale Vannacci fosse uscito definitivamente di scena. Il suo libro contro gay, femministe, ambientalisti e migranti aveva mandato il ministro della Difesa Guido Crosetto su tutte le furie: Vannacci, infatti, era stato destituito dalla guida dell’Istituto geografico militare e sul suo conto era stata aperta un’indagine disciplinare. Dopo tre mesi di inattività, il generale ha ottenuto dai vertici dell’Esercito un nuovo incarico. Una decisione a sorpresa, commentata subito dal leader della Lega Matteo Salvini: “Complimenti e buon lavoro a un leale e coraggioso servitore dell’Italia e degli italiani“.

Il ministro Crosetto
Il ministro Crosetto

Crosetto però ci tiene a sottolineare, anche per la forte presa di posizione delle opposizioni, di “non farsi prendere dal livore. Vannacci non è stato promosso: non avrà né funzioni di comando né visibilità e proiezione esterna“. Questa mattina il generale Vannacci si è regolarmente presentato nel suo nuovo ufficio presso il Comado dello Stato Maggiore dell’esercito, ma ad aspettarlo ha trovato una notifica vergata dai suoi superiori, con la quale lo si informava dell’avvio di un procedimento disciplinare teso a valutare eventuali violazioni del principio di terzietà e di irregolarità collegate al suo libro “Il mondo al contrario”. Forse ha ragione il leader pentastellato Giuseppe Conte, che afferma: “Vannacci è stato promosso, il mondo di Meloni va proprio al contrario“. Lo stesso Crosetto specifica che avrà due superiori: il comandante delle Forze terrestri Salvatore Camporeale e il vice comandante Angelo Michele Ristuccia.

Vannacci e il suo ‘mondo al contrario’

Vannacci, dopo il nuovo incarico fa spallucce al procedimento aperto nei suoi confronti, dandolo quasi per quasi per archiviato. “Lo scorso agosto sul mio libro è stata aperta un’inchiesta sommaria che penso si sia già chiusa, visto che per prassi le inchieste sommarie si chiudono entro novanta giorni“, ma Crosetto aveva rimarcato: “Attendiamo l’esito del procedimento disciplinare che è in corso. In realtà l’inchiesta sommaria si è sì chiusa, ma ne è stata aperta a ottobre una formale. Un’apposita commissione sta vagliando gli atti. Nel giro di 150 giorni dalla nomina l’organismo stilerà un rapporto finale“. Oggi gli esiti: notifica ufficiale dell’apertura del procedimento e subito un mese di congedo per problemi familiari.

Generale Roberto Vannacci
Generale Roberto Vannacci

Al termine dell’inchiesta formale potrebbero essere adottati provvedimenti disciplinari nei confronti di Vannacci e resterebbe in bilico la questione della sua candidatura alle Europee.

Nomina di Vannacci: l’ira dell’opposizione

Immediata la reazione dell’opposizione alla notizia. Per il leader M5S: “Chi porta con onore e sacrificio la divisa, rispettando i valori della Costituzione, viene spesso dimenticato; chi scrive le sue ‘farneticazioni’ in un libro fa carriera”. Il segretario di Più Europa Riccardo Magi afferma: “E’ la conferma che con questo governo la xenofobia, l’omofobia e le farneticazioni complottiste sono meriti e non demeriti“. Alessandro Zan del Pd chiede poi a Crosetto di chiarire “come è stato possibile promuovere un generale che fa politica e esalta discriminazione e odio come valore“.

Il leader del M5S Giuseppe Conte
Il leader del M5S Giuseppe Conte

La vicenda scuote gli animi. Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana ribadisce che “l’Italia merita di meglio” mentre Enrico Borghi (Iv) parla di “vicenda sconcertante“. Dure critiche anche da Gianni Alemanno, segretario nazionale del Movimento Indipendenza: “Chi è farneticante Vannacci o Crosetto? A Vannacci vanno tutte le nostre più sincere congratulazioni, a Crosetto tutta la nostra preoccupazione che a un uomo così sia affidata la Difesa della nostra Nazione“.

Vannacci: “Io uomo patriarcale”

In un’intervista a La Stampa il generale Vannacci risponde su temi dell’attualità. Le sue parole, a partire dal delitto di Giulia Cecchettin a opera dell’ex fidanzato Filipo Turetta, con una battuta si definisce “uomo patriarcale. Non mi piace chiamarlo femminicidio. Quindi l’assassinio di un tabacchino lo chiameremo commercianticidio? La matrice di chi vuole punire chi fa commercio non la vede? C’è in qualsiasi omicidio una matrice precisa“.

Vannacci afferma: “Se l’omicidio di una donna diventa più grave di quello di un uomo, si vìola il principio di applicazione universale della legge e che pensare che la responsabilità di quella che chiamiamo cultura patriarcale sia di uomini forti e prevaricatori è un paradosso, è il contrario. Sono gli uomini deboli a fare del male alle donne. Noi educhiamo uomini deboli, non uomini forti“. Poi sulla famiglia dichiara: “Abbiamo dato la priorità al lavoro senza elaborare politiche che ci permettessero di occuparci dei nostri figli. Invece del reddito di cittadinanza, diamo quello di maternità, oppure quello di paternità: io sarei stato a casa con le mie figlie molto volentieri, e a lungo“.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo