Città digitali, in Italia ai primi posti Milano e Firenze: la classifica

ICity Rank 2023, la ricerca annuale sulla trasformazione dei 108 capoluoghi italiani svolta dalla Fpa, ha stilato la graduatoria delle città più innovative e digitali del 2023

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Milano, Bergamo, Firenze e Modena, sono in cima alla classifica delle città digitali d’Italia. Lo ha svelato la ricerca della Fpa ICity Rank 2023. A queste seguono Bologna, Genova, Torino, Trento, Venezia, Cagliari, Cremona, Padova, Roma, Monza, Parma e Venezia.

Non solo però grandi città metropolitane sono oggi digitali, ma anche sempre più le medie e piccole realtà si stanno innovando raggiungendo discreti risultati nell’ambito della digitalizzazione.

Citta digitali 1
Città digitali 2023

Città digitali, criteri di valutazione e risultati della ricerca

Nell’edizione 2023 dell’ICity Rank, la valutazione delle città si è basata su tre diverse dimensioni: “Amministrazioni digitali”, che riguarda la digitalizzazione dell’attività amministrativi nei siti web; “Comuni aperti”, nella quale si analizza il livello di utilizzo dei social e delle app dei comuni; “Città connesse”, la quale calcola l’impatto della trasformazione digitale sul governo della città e lo sviluppo delle reti di connessione.

Dai tre criteri d’analisi sono state stilate tre diverse classifiche.

Per quanto riguarda le Amministrazioni digitali, al primo posto si classifica Cremona – con 87 punti su 100. Seguono – nella top 10 – Siena, Firenze e Pistoia (terze a pari punti), Lodi, Perugia, Bergamo, Cesena, Milano e Modena.

Nell’indice dei Comuni aperti la prima classificata è Firenze, sopra di appena un punto a Torino. A seguire vi sono Bologna, Milano, Roma, Bergamo, Genova, Reggio Calabria e Trento all’ottavo posto pari merito, Modena e Venezia al decimo. In vetta all’ultima classifica, Città connesse, si posiziona Bologna che precede Milano e Cagliari. Vi sono poi Firenze, Venezia, Padova e Torino, Trento, Bergamo, Bari, Genova e Modena.

Per ciascuna di queste classifiche vanno aggiunte, poi, le città digitali che hanno superato la soglia dei due terzi nel rating, di cui – seppur in buona percentuale – ancora troppo poche sono del Sud. Il che dimostra, come sostiene Gianni Dominici, che “non è più il momento di parlare solo di contrapposizione Nord-Sud o tra grandi centri e periferia, gli scenari dell’innovazione mostrano dinamiche più articolate. Nell’indice Amministrazioni digitali le differenze tra le città sono meno marcate, grazie al consolidamento di modelli di riferimento. Gli altri due indici mostrano maggiori differenze tra le realtà territoriali. In particolare Città Connesse, ancora caratterizzato dal dominio delle grandi realtà metropolitane”.

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Milano tra le città “altamente digitali”

Città digitali, i livelli di digitalizzazione

In generale, comunque, le classifiche delle città digitali “nate” dall’analisi dei tre criteri presi in esame hanno dimostrato quali siano le città altamente digitali e quali, invece, debbano ancora crescere sotto questo punto di vista.

Tra i 108 comuni sotto osservazione, oltre le 16 città “altamente digitali”, ve ne sono 17 a livello intermedio – con un punteggio pari a 65/100: Bari, Cesena, Perugia, Reggio Emilia, Brescia, Livorno, Lodi, Napoli, Palermo, Pescara, Pistoia, Pisa, Prato, Ravenna, Rimini, Siena, Verona. Altre 26 – quali, per esempio, Alessandria, Andria, Aosta, Bolzano, Asti, Messina, Catania, Mantova, Messina, Trieste, Rovigo, Verbania, Arezzo, Reggio Calabria – dimostrano di avere un livello base, mentre 29 sono in fase di alfabetizzazione digitale e 20 comuni sono in ritardo digitale.

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