Pier Silvio Berlusconi è riuscito a rendere orgoglioso suo padre, grazie ai dati confortanti e in crescita di Mediaset, che si conferma tra i palinsesti televisivi migliori sul mercato. “Mediaset ha reagito alla grande– conferma Pier Silvio- ci mancavano 90 milioni di euro sull’anno prima, così abbiamo iniziato a lavorare in maniera decisa, siamo quotati in Borsa e dobbiamo fare risultato e Mediaset ha risposto alla grande, ho mostrato al consiglio la scorsa settimana le azioni messe in atto che pareggiavano i mancati ricavi, da meno 90 siamo arrivati a un pareggio, a un 91 milioni di euro di impatto positivo sul bilancio. Siamo tornati ai livelli di prima con un lavoro pazzesco“.
Una crescita fortissima che ha permesso ai programmi Mediaset di concorrere e superare la Rai con uno share del 37,7% contro il 37,1% della televisione pubblica. Un successo che Berlusconi sottolinea essere legato ai loro meriti piuttosto che alle mancanze della Rai, un’azienda che continua a produrre contenuti di qualità ma che deve far fronte anche a varie problematiche.
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Mediaset e il confronto con la Rai che “deve far fronte a problemi di riorganizzazione“
Ai 216 milioni di utile del 2022 si aggiungeranno altri 50 milioni derivanti dalla partecipata ProsiebenSat, che permetterà così un ulteriore crescita di ricavi dell’azienda dell’audiovisivo. Un successo importante che permette a Pier Silvio Berlusconi di esprimersi sulla situazione in cui versa la Rai che, secondo le sue parole, “deve tornare a fare la Rai, cioè a fare servizio pubblico con maggiore orgoglio“. Parole di sostegno nei confronti del palinsesto concorrente che “non deve iniziare a fare televisione noiosa ma tornare a produrre contenuti di qualità“. Un giudizio importante da parte di un imprenditore che si è ritrovato a gestire un palinsesto di cui non condivideva la linea editoriale, tanto da decidere di stravolgerla.
Berlusconi ha comunque riconosciuto alla televisione pubblica la grande capacità di saper produrre fiction di “un certo livello“, che però deve capire su cosa concentrarsi e cosa tralasciare. Un compito che riconosce arduo anche a causa dei problemi che nascono dalla “riorganizzazione di un’azienda dopo anni ed anni di situazioni sedimentate“. Una sorta di blocco che però ha permesso a Mediaset di spiccare tra i palinsesti audio-televisivi, nonostante le difficoltà date dalla Tax credit, ovvero il credito di imposta che finanzia in parte le spese per la produzione e lo sviluppo dell’audiovisivo.
La mancanza dei fondi del credito di imposta non ferma Mediaset
Il Biscione rimane fuori dal Tax credit che invece si concentra su progetti indipendenti, anche quando questi usufruiscono di multinazionali non italiane, che quindi non vengono conteggiate nel momento dell’assegnazione dei finanziamenti. “Penso che sia giusto mettere in atto, studiandolo molto bene, un sistema di finanziamenti che spinga il settore dell’audiovisivo“, evidenzia il vicepresidente di Mediaset, sottolineando come l’Italia sia all’ultimo posto in Europa per finanziamenti al settore radio-televisivo.
Risorse economiche importanti che potrebbero permettere alle aziende italiane del settore di crescere e diventare finalmente valide concorrenti a livello europeo, ma che invece sono penalizzate proprio dal sistema del credito di imposta che si concentra su progetti indipendenti senza aiutare le grandi aziende, che spesso incorrono in difficoltà. “In questo plausibile nuovo approccio vorremmo non essere svantaggiati: oggi non possiamo accedere al Tax credit se non in piccola parte nel cinema, sul resto non riceviamo nulla“.
Un grido di allarme e una richiesta di aiuto quella del secondogenito Berlusconi che vede nella sua azienda le qualità e le caratteristiche giuste per una crescita esponenziale, spesso frenata da legislazioni che non tengono in considerazione tutti i fattori di un settore specifico come quello dell’audiovisivo.
Mediaset si evolve e i nuovi programmi convincono anche Pier Silvio
Nonostante le problematiche economiche evidenziate da Berlusconi, la Mediaset continua a crescere ed a cambiare veste. La pubblicità continua ad aumentare con un +8% ad ottobre ed un +9% a novembre, tutto merito dei nuovi programmi di punta dell’azienda.
“Ora il Grande Fratello mi piace. Abbiamo avuto qualche problema iniziale, ma ora sono soddisfatto“, così confessa Pier Silvio, che come sappiamo si è battuto per eliminare i programmi spazzatura dalle sue reti e sostituirli con l’intrattenimento che può convincere tutti. Rimane lo scoglio di Pomeriggio5, anche a causa dell’affetto che i telespettatori provavano nei confronti dell’ex conduttrice Barbare D’Urso: “Con Pomeriggio5 siamo di fronte ad un compito arduo. Non sono un grande fan, si occupano di troppa cronaca nera“, ammette il Ceo di Mediaset. Il programma ora condotto di Myrta Merlino non ha avuto un inizio promettente, ma sembrerebbe che negli ultimi mesi il programma si stia risollevando in termini di audience.
Chi, invece, convince sempre di più Berlusconi è Bianca Berlinguer che continua ad ottenere ottimi risultati di audience e share su Rete4. LaStampa che ha riportato in esclusiva le dichiarazioni di Pier Silvio è anche riuscito a strappare un’anticipazione sull’Isola dei Famosi: “L’intenzione è ad oggi di andare avanti, probabilmente con Ilary Blasi“.
Un ritorno inaspettato, su cui forse pesa anche lo zampino del documentario Netflix sulla conduttrice, che però Pier Silvio confessa di non aver visto: “Non riuscirei mai a guardare un documentario che parla di divorzio e corna“.
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