Lollobrigida, via libera da Bruxelles sul Pnrr agricolo: “Fondi da 3,68 a 6,53 miliardi”

"La maggiore dotazione di risorse mai destinata all'agricoltura italiana" afferma il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida

Giulia Fuselli
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La maggiore dotazione di risorse mai destinata all’agricoltura italiana” afferma il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. L’okay da Bruxelles sancisce un raddoppio delle risorse del Pnrr agricolo che passa da 3,68 a 6,53 miliardi.

Il via libera dall’Ue permette quindi una rimodulazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza talmente ingente che può considerarsi come una vera e propria svolta al settore del made in Italy, colmando il gap creatosi negli ultimi vent’anni. “L’intero Governo Meloni, col ministero dell’Agricoltura e grazie al gran lavoro effettuato dal ministro Fitto, è riuscito a ottenere un grande risultato che non è solo nel forte incremento delle risorse ma soprattutto nei meccanismi che sono stati introdotti per assicurare che quei finanziamenti vengano spesi e bene” afferma il ministro in un’intervista a Il Sole 24 Ore.

La soddisfazione di Lollobrigida

Con la decisione di Bruxelles, Lollobrigida può più che ritenersi soddisfatto. L’operato del ministro e dell’esecutivo hanno reso ampi margini di movimento nel settore agricolo e agroalimentare, tanto da considerarsi un ‘successo italiano’. “Abbiamo puntato alle misure e agli investimenti che hanno dimostrato di riscuotere l’interesse degli imprenditori e di garantire un tiraggio. E per l’agrisolare oltre a ridurre l’inquinamento produce energia da fonti rinnovabili e quindi si tratta di investimenti che offrono più risposte positive. E lo stesso vale anche per i contratti di filiera che rafforzando la produzione agricola e la trasformazione industriale” dichiara il ministro.

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Il ministro Lollobrigida

Lollobrigida sostiene che durante la campagna elettorale dello scorso anno c’erano partiti che non volevano modificare il Pnrr e tutti i cambiamenti proposti venivano subito screditati. Non incolpiamo nessuno” afferma il ministro, ma colpisce duramente l’opposizione che non prendeva in considerazione gli operatori del settore, andando a penalizzare la spesa. “Grazie al lavoro svolto col responsabile del Pnrr al ministero dell’Agricoltura, il direttore generale Marco Lupo, abbiamo convinto la Commissione a sostituire il concetto di autoconsumo aziendale con quello più ampio delle *comunità energetiche”. Un’impostazione che è stata accolta con entusiasmo a Bruxelles” aggiunge.

Lollobrigida: quali sono le previsioni

Le modifiche sul Pnrr permettono di triplicare il target finale al 30 giugno 2026. Di fatto, da una previsione di potenza installata di 375 MW siamo passati a una da 1,38 GW, oltre che ad un anticipo delle celerità delle attività istruttorie e il numero di istanze pervenute. “Qui parliamo di investimenti per far viaggiare più spedite e con minori costi per le imprese merci deperibili come i prodotti alimentari di qualità“.

Nel confronto con Bruxelles abbiamo fatto capire che la meccanizzazione in trattori ma anche di strumenti per la trasformazione come, ad esempio, le macchine raccoglitrici in grado di riconoscere la frutta matura. Ce ne sono di non inquinanti, E investimenti analoghi possono essere effettuati anche nelle stalle e negli allevamenti. C’è grande domanda di innovazione in agricoltura” continua Lollorbigida.

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Lollobrigida, via libera da Bruxelles sul Pnrr agricolo: "Fondi da 3,68 a 6,53 miliardi" 4

Il punto chiave è che grazie al lavoro del Governo abbiamo dimostrato a Bruxelles che l’Italia è in grado di spendere, e bene, le risorse assegnate, come dimostrato dall’anticipo del bando sull’agrisolare“. Il gioco di squadra dell’esecutivo italiano risulta quindi essere vincente per l’Europa.

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