Report contro Gasparri, Senato smonta accuse: “Incarico compatibile”

Report colpisce ancora, e non una persona a caso, bensì il neo capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri

Giulia Fuselli
5 Min di lettura

Palazzo Madama smonta l’inchiesta di Report su attività svolte dal capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri. Il programma Rai aveva dedicato un’inchiesta su degli ‘strani servizi’ portati avanti dal politico azzurro.

Gasparri: la decisione della giunta del Senato

Dopo un mese dall’uscita del servizio di Report sulle attività svolte dal senatore Gasparri, la giunta delle immunità parlamentari di Palazzo Madama salva il capogruppo di FI. Di fatto, l’incarico di presidente della società di sicurezza informatica, la Cyberealm, è compatibile con il ruolo di parlamentare. La proposta è passata con i voti favorevoli della maggioranza e supportata anche dal senatore di Italia Viva, Ivan Scalfarotto.

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Senato

Contrarie invece le opposizioni. In particolare, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein commenta: “C’è un fatto clamoroso di opportunità politica per cui dovrebbe dismettere quella partecipazione non solo perché ha mentito e non è stato trasparente riguardo l’incarico, ma anche perché Gasparri nella scorsa legislatura era presidente dello stesso organo che oggi si è espresso e quindi le regole le conosce bene“.

A questo messaggio, arriva la nota dell’ufficio stampa del senatore: “Con il voto della giunta la vicenda si è definitivamente conclusa. Il senatore chiamerà a rispondere in sede civile chi fino ad oggi lo ha calunniato diffondendo notizie false e chi continuerà a farlo, come accaduto alla segretaria Schlein che oggi ha parlato di ‘partecipazioni’ che non esistono“.

Gasparri e il rifiuto delle accuse

Maurizio Gasparri, però, nega ogni implicazione sia a livello personale che societario. Il suo ufficio stampa ha infatti rilasciato una nota in cui vengono negate le accuse perpetrate da Report e da altre testate. “ Cyberealm Srl- che non risulta composta da persone (né si avvale di collaboratori) appartenenti a servizi segreti stranieri– precisa di non aver mai ricevuto commesse da enti-istituzioni pubbliche, sia nazionali che estere. Allo stato, la società è una holding di partecipazione, come agevolmente rilevabile dagli atti accessibili nei pubblici registri“.

Gasparri e l’inchiesta di Report

Ebbene, secondo la trasmissione Report, si parla di una misteriosa società e di interessi privati mai dichiarati al Parlamento. Gasparri sarebbe infatti presidente di una compagnia di cybersecurity – la Cyberealm, con commesse in Rai, carabinieri ed esercito – che non avrebbe dichiarato in Senato (di cui fino a qualche giorno fa era il vicepresidente). Il senatore rischia di andare a giudizio presso la Giunta per le immunità con un procedimento di decadenza da senatore, perché secondo Ranucci “Nella misteriosa società di sicurezza informatica, di cui Gasparri è presidente, ci sarebbero manager e collaboratori, sia ufficiali che occulti, con un passato imbarazzante e legati ai servizi segreti di altri Paesi“.

Sigfrido Ranucci, giornalista, conduttore di Report
Sigfrido Ranucci, giornalista, conduttore di Report

Inoltre, alcuni dei collaboratori sarebbero impegnati materialmente nel conflitto israelo-palestinese in attività sensibili. Il Fatto Quotidiano mette poi il carico da novanta scrivendo: “La colpa di Gasparri non è solo quella di aver tenuto relazioni istituzionali per l’assegnazione di commesse tenendo all’oscuro il Senato, ma di aver sponsorizzato un agente straniero per l’acquisizione di commesse pubbliche“. Il quotidiano di Travaglio sottolinea che “Lo scorso 12 luglio all’Agenzia delle Dogane si sono presentati due israeliani che volevano vendere un software per catalogare le merci. Uno dei due, Arik Ben Haim, è un ex dirigente dei servizi segreti israeliani. L’affare poi non si è concluso“. Per Ranucci, quindi, l’accanimento di Gasparri che ha mostrato in Vigilanza Rai una carota, nasconde la consapevolezza di questa inchiesta.

La replica di Gasparri

Tutto trasparente”. Ecco le parole del senatore Gasparri che seguono l’inchiesta di Report dedicata al ruolo omesso in Senato. Con una nota del suo ufficio stampa fa sapere: “L’incarico di presidente di Cyberealm del senatore Maurizio Gasparri non comporta alcuna attività di gestione e quindi non rientrerebbe in quei casi di funzione di amministratore o di sindaco di società che vanno segnalati al Senato secondo la legge 441/1982“.

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