Le Regionali stanno mettendo in crisi il centrodestra. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si fanno largo l’uno all’altro per le elezioni, rompendo gli accordi e trincerandosi intorno ai loro presidenti di Regione.
E’ il caso del Trentino – dove si è votato poco fa – ma anche della Sardegna, Abruzzo e Basilicata che andranno alle urne a marzo, mentre nel Piemonte il prossimo giugno. Di fatto, Fratelli d’Italia si è resa conto di aver pochi governatori rispetto ai voti che registra sulla coalizione, ed ha cominciato a pretendere più spazio, portandosi a strascico il malumore del centrodestra.
Leggi Anche
Regionali: spaccatura del centrodestra
Non si può escludere la possibilità di correre divisi. Ebbene, secondo quanto riporta La Stampa, le trattative proseguono e dalla coalizione sembra che nessuno voglia mostrare segni di cedimento sulla questione. Certo è che la premier Giorgia Meloni non voglia arrivare al punto netto di rottura dalle Regionali, inficiando sul governo, ma risulta comunque difficile nascondere la divisione nel locale. Il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa afferma: “O si chiude tutto insieme o non si chiude nulla. A marzo penso sia naturale ricandidare i tre governatori uscenti del centrodestra“.
A ribattere è il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli di FdI: “Guardiamo ai risultati: dove si è fatto bene, si valutala possibilità di una conferma; dove invece c è qualche motivo di delusione, si valutano eventuali cambiamenti“. La rottura del centrodestra sembra essere evidente nei territori, trasformandosi in dure discussioni.
Regionali: Salvini in solitaria
In vista delle Regionali, il presidente del Trentino – e leghista – Maurizio Fugatti sembra volor restare dov’è, senza restituire la vicepresidenza a un esponente del partito meloniano. La divisione è evidente e sembra ormai, essere troppo tardi. Il quotidiano spiega: “L’unica strada per ricomporre la frattura, agli occhi della premier, è quella che porta alla candidatura in Sardegna dell’attuale sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, mettendo alla porta il governatore uscente Christian Solinas, della Lega“.
Davanti queste premesse, Matteo Salvini potrebbe chiamare a se la Basilicata con la candidatura dell’ex deputato e ora collaboratore a Palazzo Chigi, Pasquale Pepe. Per quanto riguarda le Europee invece, Solinas potrebbe essere una possibilità. Dalla segreteria Nazionale Lega Nord informano: “Per noi Solinas deve essere ricandidato. L’ultima occasione per evitare che il caso deflagri a livello nazionale arriverà venerdì prossimo, quando si dovrebbe tenere una riunione di maggioranza in Sardegna. Ma lo spazio per la diplomazia è stretto. Anche perché la Basilicata al momento è guidata dal forzista Vito Bardi“. E’ proprio su Bardi che Antonio Tajani afferma: “E’ un vincente in tutti i sondaggi e non è in discussione la sua candidatura. Forza Italia lo sostiene con forza e determinazione“.
© Riproduzione riservata