F1, Lewis Hamilton confessa: «Verstappen è solo uno tra tanti» 

Redazione
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Il pilota della Mercedes esprime le sue preferenze fra i rivali e commenta: «Sono fan della Ferrari, ma rimango leale alla mia scuderia» 

Alla vigilia del Gran Premio di Montecarlo, in programma domenica 29 maggio, Sir Hamilton, cavallo vincente della scuderia Mercedes si lascia andare a qualche confessione in un’intervista al “Corriere della Sera”. 

«Charles Leclerc è fortissimo. Verstappen, invece, è solo uno tra i tanti rivali», commenta il sette volte campione del mondo. Per Hamilton questa è una stagione difficile, che lo vede più come una comparsa sulle retrovie dei circuiti che come un vero e proprio protagonista. 

La classifica di quest’anno vede il testa a testa fra Ferrari e Red Bull. Le parole di stima del pilota inglese vanno anche verso la casa del Cavallino: «La Ferrari ha dimostrato di saper creare una grande macchina. aggiungo una cosa: se potessi sedermi insieme ai tifosi laggiù, io sosterrei Charles. Sono un fan della Ferrari». 

Tifoso della scuderia italiana certamente, ma non abbastanza da fargli prendere in considerazione l’idea di abbandonare la sua Mercedes: «Sarebbe stato bello correre per la Ferrari durante la mia carriera, ma le cose succedono per motivi precisi: la Mercedes è la mia famiglia, sarò per sempre un pilota Mercedes, come lo è stato Stirling Moss – racconta Hamilton, mostrando il tatuaggio sul braccio con la scritta “Loyalty”, fedeltà, dedicato alla sua casa madre – Sono con questi ragazzi da dieci anni. So come lavorano e il tipo di cultura: niente processi, vinciamo e perdiamo insieme. Sono motivatissimi, danno l’anima per riportarci in alto». 

Sulle difficoltà incontrate, il pilota inglese non si arrende: «La resilienza è dentro ognuno di noi. Mai mollare. Mi aiuta la meditazione. L’ho fatta anche stamattina. Dormo poco. Cinque o sei ore a notte. Se ne dormo otto mi sveglio stanco». 

La F1 oggi 

Sulla Formula 1, il sette volte campione del mondo racconta: «Non è più quella di prima: montavano i garage, correvamo e poi tornavamo a casa. Ora è fonte d’ispirazione, aiuta a formare opinioni. Ed è in buone mani grazie a un grande italiano». 

Hamilton si riferisce ovviamente a Stefano Domenicali, Ceo del campionato automobilistico mondiale: «È il motore del cambiamento. C’è bisogno di gente aperta come lui, capisce tutto e tutti», conclude. 

E per il futuro?

Nonostante la stagione difficile, Lewis Hamilton rimane fiducioso sulle prossime stagioni, tanto da non escludere la vittoria di un ottavo campionato: «Certo che ci credo. Non è solo una questione di record, di titoli sportivi. Voglio vincere per portare avanti tutto il lavoro dietro le quinte a favore dell’uguaglianza», commenta. 

Certamente la voglia di correre c’è ancora. E sul futuro della sua carriera risponde: «In auto fino ai 40 anni? Domanda difficile! Prendiamo questa stagione: probabilmente non vincerò il titolo, ma io provo lo stesso piacere di gareggiare di quando ho iniziato. Perché dovrei smettere? Magari un giorno non reggerò più la pressione, sarò stanco, ma quel giorno non è ancora arrivato». 

Tutte le strade aperte per il campione inglese, resta solo da riportare la sua Mercedes ai trionfi di una volta. 

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