Meloni sceglie amici e nemici: sostiene Salvini contro lo sciopero e invita Schlein ad Atreju

Scelte difficili per Giorgia Meloni, che deve capire di chi circondarsi. Per ora continua a sostenere Salvini e cerca lo scontro con Schlein

Laura Laurenzi
5 Min di lettura

Giornate difficili a Montecitorio dove il Premier Meloni si è ritrovata a dover gestire in concomitanza la riforma Costituzionale, la kermesse di Atreju e lo scontro tra Salvini e Landini per lo sciopero del 17 novembre. Diciamo, però, che in realtà dello sciopero Meloni si è interessata ben poco, facendo però presente di essere dalla Parte del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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Il premier Giorgia Meloni

Un sostegno non scontato che ha rafforzato la maggioranza contro le accuse non solo dell’opposizione, in particolare del Partito democratico, ma anche dell’ex Terzo Polo. Una decisione, quella della precettazione dello sciopero, che non è piaciuta quasi a nessuno e che oltre ad aver provocato la sollevazione delle sigle sindacali ha smosso anche i partiti del Centro e della Sinistra.

Il sostegno di Meloni sulla precettazione di Salvini

Già a Palazzo Chigi, durante una riunione sui principali dossier economici, Meloni e Salvini hanno potuto discutere delle decisioni da prendere sullo sciopero del 17 novembre. Un incontro che ha preceduto di poche ore l’annuncio della possibilità delle precettazioni da parte del ministro Salvini.

Una coincidenza particolare che avrebbe già dovuto confermare il supporto della premier sulla decisione del ministro dei trasporti. Ma, nel caso in cui ciò non avesse convinto tutti, anche ieri mattina dopo le sollevazioni delle sigle sindacali di Cgil e Uil, Meloni ha deciso di telefonare al vicepremier, probabilmente per esprimere di nuovo il suo supporto.

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Meloni sostiene Matteo Salvini nella decisione di limitare lo sciopero

A conferma di queste ipotesi il fatto che il dossier è passato anche sotto l’attenta vigilanza della presidenza del Consiglio, in quando è stato analizzato dalla Commissione di garanzia sugli scioperi. Quasi inutile ormai ripetere che la commissione ha ritenuto inesistenti i presupposti per la richiesta dello sciopero.

Ieri, però, Meloni ha tolto ogni dubbio annunciando pubblicamente il suo assenso alla decisione di limitare lo sciopero: “È stata una decisione del tutto condivisa“. Non ci sarebbe nulla da aggiungere, se non fosse che la Premier ha proseguito: “Non è stata una scelta politica ma di semplice intermediazione tra due diritti che vanno entrambi garantiti e per cui esiste un’autorità indipendente“.

In parole povere, ciò che Giorgia Meloni ha cercato di spiegare è che i presupposti dello sciopero, come già sappiamo, non sono stati ritenuti validi dalla commissione di garanzia e soprattutto che il potere di precettazione del governo non ha necessità di essere eliminato. Questo perché in questo caso è stato utilizzato in maniera più che giusta per salvaguardare il diritto costituzionale, sancito dall’Articolo 4 della Costituzione, che prevede che ogni cittadino sia libero di recarsi al lavoro. Un diritto che però in questo caso stride con un altro diritto, l’Articolo 40 della Costituzione, che riconosce il diritto allo sciopero.

Un conflitto tra norme che però si risolve tramite lo stesso Articolo 40 della Costituzione, che afferma che “lo sciopero va esercitato nell’ambito delle leggi che lo regolano“. Nulla in più da dire, se non che anche stavolta Giorgia Meloni è riuscita a scegliere chi farsi amico e chi no.

Elly Schlein invitata ad Atreju

Ma il premier non sembra volersi fermare all’amicizia con Matteo Salvini e lo dimostra l’invito di Elly Schlein ad Atreju, la tradizionale kermesse di Fratelli d’Italia, che quest’anno si svolgerà a Castel Sant’Angelo, dal 14 al 17 dicembre .

L’invito ha avuto luogo proprio in Aula quando Giovanni Donzelli, ambasciatore di Meloni, è stato avvistato a colloquio con Schlein. Una coppia particolare che ha immediatamente attirato l’attenzione degli altri deputati. Alla luce della scoperta odierna, si può tranquillamente affermare che il colloquio avesse proprio come tema principale l’invito della principale avversaria di Meloni in quella che si può definire “la fossa dei leoni“.

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Meloni sceglie amici e nemici: sostiene Salvini contro lo sciopero e invita Schlein ad Atreju 5

Non è la prima volta che uno dei volti principali dell’opposizione si reca a questo evento, già nel 2021 era stato invitato Giuseppe Conte. Sarà, però, la prima volta per Elly Schlein, che sembrerebbe stia ancora valutando l’offerta, cercando di comprenderne i vantaggi e gli svantaggi. È una decisione complessa, perché ora Fratelli d’Italia è la prima forza alla guida del Paese, quindi l’invito di uno dei suoi principali avversari politici potrebbe essere un vero e proprio tentativo di individuare un nemico.

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