Le piogge si sono fermate, donando una tregua tanto sperata al nostro Paese, ma non è tutto oro quello che luccica e il meteo prevede in tutta Italia le prime gelate e le temperature caleranno drasticamente. Eppure, per ora l’Italia continua a registrare temperature da record, con i mesi di ottobre e novembre più caldi di sempre.
Neanche il 2016, anno più caldo della storia, aveva raggiunto livelli simili a quelli che sono stati raggiunti negli ultimi mesi.
Il caldo esotico che a caratterizzato la scorsa estate non sembra volersi fermare, riuscendo a mitigare anche le temperature invernali che si registreranno nel nostro Paese.
Comunque, a partire da giovedì 16 novembre il gelo calerà sull’Italia portando con sé temperature vicine allo zero. Uno scenario rincuorante per chi è amante del freddo ed ha subito finora le scocciature del caldo torrido che ormai sta diventando la nostra normalità.
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Ma nemmeno questo freddo riuscirà veramente a raffreddare l’Italia, che continua a segnare temperature ben oltre la media. Si prospetta forse un Natale mite con giacche leggere e poca neve.
Meteo: gelo, nevicate e forte vento a partire da oggi 16 novembre
Le temperature miti che ci hanno accompagnato in queste giornate di inizio novembre stanno giungendo al termine: già da oggi, giovedì 16 novembre, le temperature inizieranno a calare, avvicinandoci alla stagione invernale. L’alta pressione che finora ha lambito il nostro Paese inizierà a spostarsi verso nord e un fronte di aria fredda e di instabilità calerà sull’Italia.
Nelle aree balcaniche dell’Europa si raggiungeranno temperature estreme, mentre la nostra Penisola accuserà maggiormente venti freddi e temperature gelide, soprattutto sulle regioni adriatiche e del Sud.
I cieli nuvolosi che in questi giorni hanno oscurato i nostri cieli, saranno rasserenati proprio dai venti che si alzeranno sul nostro territorio, in particolare il Maestrale, la Bora e il Grecale. Ma il sole che illuminerà le nostre città non basterà a mitigare le temperature, che proprio a causa del vento freddo continueranno a calare precipitosamente.
Meteo: sabato 18 novembre le prime gelate
Il picco più basso di questa settimana di metà novembre verrà raggiunto il prossimo sabato quando i termometri segneranno temperature intorno allo zero. Le regioni del Centro e del Nord saranno le più colpite dal freddo e si verificheranno le prime gelate di questa ultima parte del 2023.
A subire le conseguenze di questo gelo improvviso non saranno solo i rilevi ma anche le pianure del nostro territorio, in particolare quelle della Valle Padana dove l’influenza delle isole di calore è minore, soprattutto nelle zone urbanizzate.
Nonostante il freddo improvviso, però, le temperature risultano ancora sopra la media, tanto da far pensare ad un Natale mite, al contrario degli scenari popolari fatti di soffici nevicate e pupazzi di neve.
Meteo: caldo record anche durante l’inverno 2023
Mancano circa 40 giorni a Natale, ma le temperature sembrano ancora non essersene accorte, con giornate miti e temperature ben oltre la media stagionale. L’autunno sta giungendo alla sua conclusione, eppure le sciarpe e i cappelli sono ancora comodi negli armadi degli italiani, che ormai ogni giorno vengono sorpresi da caldo record durante il giorno e temperature più fredde verso sera.
Il cambio stagione ancora ci attende e forse quest’anno i maglioni non saranno troppo necessari. IlMeteo.it ha chiesto spiegazioni al meteorologo Lorenzo Tedici, che ha cercato di spiegare le motivazioni che si celano dietro a questo caldo insistente: “Il caldo è associato perlopiù al Riscaldamento Globale causato dall’utilizzo dei combustibili fossili: quest’anno inoltre siamo entrati in una fase eccezionale di El Niño, fenomeno meteorologico associato all’anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico orientale.
Proprio come nel 2016, potremmo avere nelle prossime settimane uno scarto di temperatura marina superiore ai 2°C. Questo calore inciderebbe sulla chiusura del 2023 spingendo l’anno verso il caldo record, anche in Italia.“
Come sempre il clima subisce le conseguenze delle pessime decisioni degli uomini, che ormai sembrano essersi rassegnati al cambiamento climatico. Eppure, un cambio di rotta è ancora possibile anche se il tempo a nostra disposizione sta velocemente finendo.
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