Papa Francesco e il timore di un escalation delle guerre in atto: “Sarebbe la fine di tante cose”

Il Pontefice intervistato al tg1 parla dei conflitti in Israele e Ucraina invitando al dialogo tra popoli

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Nell’intervista al Tg1 di ieri 1 novembre, Papa Francesco non ha nascosto i propri timori per i conflitti in atto, sia tra Hamas e Israele sia tra sul versante Russia-Ucraina. Palesando la sua previsione di una possibile escalation mondiale, se questi non verranno risolti al più presto.

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Papa Francesco: “Ogni guerra è una sconfitta, tutto si guadagna con il dialogo”

Ogni guerra è una sconfitta. Non si risolve nulla. Tutto si guadagna con la pace e con il dialogo” – ha dichiarato il Pontefice all’inizio dell’intervista. Sulla guerra in Israele e Palestina, in particolare, continua – “Sono entrati nei kibbuz, hanno preso ostaggi, ucciso qualcuno e poi c’è stata la reazione di Israele di andare a prendere questi ostaggi; uno schiaffo provoca l’altro e così si va avanti”.

L’unica soluzione possibile che, secondo il Papa, potrebbe fermare il conflitto è la creazione di due Stati limitati e l’accordo a Gerusalemme di uno statuto speciale (Accordo di Oslo).

E sull’odio che si sta sviluppando nel cofronti degli ebrei – con l’andare avanti del conflitto in Medio Oriente – sostiene con fermezza la “continua esistenza dell’antisemitismo”. E non è bastato assistere all’Olocausto, una pagina terribile della storia dell’umanità per fermare il disprezzo verso il popolo ebraico, anche tra i giovani.

“Una possibile escalation sarebbe la fine di molte cose”

Sul timore di una possibile escalation dei conflitti su scala mondiale, il Papa si dice “estremamente preoccupato“. “Sarebbe la fine di tante cose e di tante vite”, dichiara, affidandosi alla saggezza degli uomini “per fermare tutto il male e il dolore che queste guerre stanno provocando all’umanità“.

L’appello del Papa a Ucraina e Russia

Non poteva mancare un pensiero anche nei confronti del conflitto in Ucraina. “Il popolo ucraino è un martire. E’ stato un popolo che ha patito tanto e adesso qualsiasi cosa gli fa rivivere quello sofferenza” – ha affermato Bergoglio, il quale chiede a Mosca e Kiev di fermarsi e “cercare di stipulare al più presto un accordo di pace“. Racconta poi della sua volontà di partire e raggiungere la Russia e l’Ucraina nel tentativo di far trovare un accordo da Zelensky e Putin.

Il secondo giorno del conflitto infatti Papa Francesco si sarebbe recato all’ambasciata russa per chiedere di poter ottenere un incontro con Putin, ma fu fermato da Lavrov, che lo liquidò con un “Grazie della sua volontà, ma non è necessario venire”.

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