È Roma, città eterna-odierna del cinema, il teatro aperto in cui la salute mentale giunge al grande schermo. Dal 19 al 22 novembre arriva la “stra-ordinaria” rassegna cinematografica sulla salute mentale intitolata “Storie di ordinario cervello”. Quattro proiezioni serali di film acclamati dal pubblico e dalla critica, introdotti da relatori di prestigio internazionale dell’attuale panorama scientifico. L’evento è organizzato da Lundbeck Italia, azienda farmaceutica specializzata nella cura delle malattie del sistema nervoso che da sempre si dedica alla salute del cervello, su iniziativa del senatore Antonio Guidi, con la partecipazione dello studio Toffoletto De Luca Tamajo, con il patrocinio del Senato della Repubblica e l’adesione della Fondazione Santo Versace Ente filantropico in qualità di charity partner.
Storie di ordinario cervello, l’alleanza dalle aziende al no-profit
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il mondo delle istituzioni, delle aziende, della cultura e del no-profit, in un progetto volto a riportare all’attenzione del grande pubblico la tematica della salute mentale, attraverso il racconto cinematografico e lo scambio attivo di conoscenze ed esperienze fra personalità scientifiche di rilievo.
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Quattro appuntamenti per quattro film
Nei quattro appuntamenti serali, a partire dalle ore 19.30, si parlerà di salute mentale, depressione, disagio psichico giovanile e identità sessuale. Cos’è la normalità? Cos’è la malattia mentale? Cosa porta una persona a sprofondare nell’abisso della depressione? Come comprendere il disagio dei giovani e far sì che non degeneri in comportamenti pericolosi a livello individuale e sociale? Quanto è grande il carico di sofferenza e di disagio se manca una corrispondenza tra il proprio sesso biologico e l’identità di genere? A queste e ad altre domande cercheranno di dare risposta i relatori in sala.
Salute mentale, i dati Oms
Secondo i dati dell’ultimo rapporto sul tema lanciato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2022, circa 1 persona su 8 nel mondo soffre di un disturbo mentale e la pandemia ha aggravato la situazione, in particolare per quanto riguarda ansia e depressione, il cui impatto è cresciuto rispettivamente del 28% e del 26% rispetto al periodo pre-Covid
Storie di ordinario cervello, parola agli iniziatori
Tiziana Mele, amministratore delegato di Lundbeck Italia, commenta: “Questa rassegna, che abbiamo voluto portare nella Capitale è tra i progetti che Lundbeck Italia promuove per mettere al centro il benessere e la salute del cervello, facendo educazione e diffondendo conoscenza in questa area. Crediamo fortemente nel valore di iniziative di questo tipo perché linguaggi come quello del cinema ci permettono di avvicinare il pubblico a tematiche così delicate. Attraverso una corretta informazione e grazie alla collaborazione tra tante realtà diverse, tra pubblico e privato, possiamo abbattere stigma e pregiudizi e far sì che la salute del cervello assuma sempre più una dimensione collettiva”.
Il senatore Antonio Guidi, vicepresidente della commissione straordinaria per la promozione e la tutela dei diritti umani, dichiara: “Siamo nel tempo della crisi più lunga da diversi anni a questa parte. Con il Covid prima e l’insorgere di guerre alle porte dell’Europa dopo, la crisi delle certezze è all’ordine del giorno. Nella nostra ordinaria umanità – prosegue l’ex ministro alla Famiglia e alla Solidarietà sociale – siamo sempre più ammalati. Tale iniziativa, che gode di un’alleanza fra mondi diversi uniti per lo stesso obiettivo, sfrutta l’esperienza dello stare al cinema per creare un varco nelle coscienze e abbattere i pregiudizi. Scoprirsi straordinariamente ordinari insieme è la prima cura”.
Si parte con A beautiful mind
Si parte domenica 19 novembre con il pluripremiato A Beautiful Mind di Ron Howard. Una storia intensa, che porta a riflettere su quanto il confine fra salute e patologia possa essere sfumato, irrintracciabile e incerto. Ne parlerà in sala Alberto Siracusano, Professore Ordinario di Psichiatria Università di Roma Policlinico Tor Vergata, Coordinatore Tavolo Tecnico Salute Mentale Ministero.
Blue Jasmine, il mal di vivere della depressione
Lunedì 20 novembre si continua con Blue Jasmine di Woody Allen. Perdersi nel male oscuro, nel mal di vivere: cosa porta una persona a sprofondare nell’abisso? Quali sono le conseguenze sociali e personali? Quali le cure? Su questi ed altri quesiti ci si interrogherà in sala con la presenza di Federico Marini, Direttore del Polo sanitario del Senato della Repubblica e Giuseppe Quintavalle, DG Policlinico Tor Vergata e DG ASL Roma 1.
The Freedom Writers, focus sui giovani
Martedì 21 novembre con Nausica Cangini, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, Presidente Studio Lom e Giuseppe Nicolò, Direttore Dipartimento Salute Mentale ASL 5 Roma e Coordinatore vicario Tavolo Tecnico Salute Mentale Ministero, si tratterà il tema attualissimo del disagio giovanile. L’incontro sarà introdotto dal cortometraggio “Mi vedete?”, realizzato da Lundbeck Italia in collaborazione con Havas Life e Giffoni Innovation Hub. Intercettare il disagio giovanile ed evitare che degeneri in comportamenti pericolosi a livello individuale e sociale richiede attenzione e soluzioni creative. Come quelle messe in atto da Erin Gruwell, una giovane insegnante alle prese con una classe di ragazzi difficili, nel film The Freedom Writers di Richard LaGravenese.
The Danish Girl, alla ricerca della propria identità
Mercoledì 22 novembre conclude la rassegna il film premio oscar The Danish Girl, di Tom Hooper con Eddie Redmayne e Alicia Vikander. Un tema di grande attualità, quello dell’identità sessuale e di come affrontarla quando nei giovanissimi si manifesta un disagio verso la propria immagine di genere, introdotto in sala da Cinzia Niolu, Professore Ordinario di Psichiatria, Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria Università di Roma “Tor Vergata”, Responsabile UOS SPDC Policlinico Tor Vergata.
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