Giarrusso lascia il M5S per aderire al progetto di Cateno De Luca?

Mauro Pacetti
4 Min di lettura

Sabato si riunisce il Movimento meridionalista per benedire la candidatura di Croce a sindaco di Messina e il progetto Cateno de Luca a candidato alla Presidenza della Regione Sicilia. E Dino Giarrusso?

Sabato si riunisce il Movimento meridionalista per benedire la candidatura di Federico Basile a sindaco di Messina e il progetto Cateno de Luca a candidato alla Presidenza della Regione Sicilia. E se Dino Giarrusso sorprendesse tutti e fosse parte di questo progetto? A pensar male si fa peccato diceva Andreotti, ma il fatto che il portavoce del Movimento meridionalista sia Ismaele La Varvera, anche lui una ex iena, da valore a queste voci che si stanno facendo coro.

Ma riavvolgiamo il nastro.

Giuseppe Conte chiarisce subito che l’uscita dal M5S della già iena Giarrusso «è un elemento di chiarezza perché noi già subiamo quotidianamente attacchi dall’esterno e non abbiamo bisogno dall’interno del Movimento di persone che lo danneggiano». Categorico il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che concentra il suo messaggio in un flash trattando la questione quasi con fastidio: «Addio Giarrusso! Idee si portano avanti da dentro il Movimento».

Giarrusso tempestato di richieste di dimissioni

L’ex iena Giarrusso, trattato da Conte come una quinta colonna e da Di Maio con distacco assoluto, minaccia querele e fa sapere che «Conte ha detto che gli chiedevo solo poltrone? Forse lo querelo». Forse, ma intanto molti grillini gli ricordano che dopo essere stato bocciato nel 2018 alla corsa ad un seggio per Montecitorio, sia stato poi beneficiato prima di un posto da consulente per la comunicazione nel gruppo M5S della Regione Lazio, poi di un posto di consulente per la comunicazione presso l’allora Ministro Fioramonti ed infine gli fu concessa l’agognata poltrona da Parlamentare europeo.

Ed è ancora Conte a ricordare a Dino Giarrusso che «ha l’occasione per essere coerente; richiamo le sue parole e la sua convinta motivazione: chi lascia il M5S, ha detto in passato, deve lasciare anche l’incarico che ha ottenuto attraverso il Movimento».

Giarrusso, cambiare idea è lecito … però?

Escono le prime agenzie e in poco tempo circa 1000 follower lo abbandonano e quasi in tremila gli chiedono per coerenza di dimettersi, a prescindere dalle posizioni politiche. I commenti più ragionati lo accusano di essere un codardo e di vergognarsi per lasciare il Movimento dopo aver ricevuto tanto in cambio. Il deputato romano e tesoriere Francesco Silvestri, riassume l’aria che tira all’interno del M5S rilanciando un post dello stesso Giarrusso: «Chi lascia il Movimento non può pensare di rimanere in Parlamento a fare forte i nostri avversari dopo essere stato eletto con il nostro Simbolo. Si deve dimettere. Cambiare idea è lecito, prendere in giro i cittadini no!», concludendo con un «Tutto giusto Dino, quindi?».

L’ex iena Giarrusso contrattacca ed esclude che si dimetterà da parlamentare europeo in quanto «molti che mi hanno votato mi hanno già scritto per chiedermi di restare all’europarlamento».

Movimento meridionalista o meno la poltrona resta la poltrona e questo vale anche per la iena.

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