Sono 91 gli articoli che compongono la prima bozza della manovra da Palazzo Chigi: tra taglio del cuneo, pensioni, mutui fino ad arrivare alle misure per le sigarette e tampon tax. Il testo arriverà alle Camere entro la fine di questa settimana, fra giovedì e venerdì.
Manovra: le misure sociali
La manovra da spazio a questioni importanti sul piano sociale degli italiani. Primo tra tutti, il bonus nido per il pagamento delle rette agli asili nido pubblici e privati. Tale misura è destinata ai secondi figli nati dal primo gennaio 2024 in nuclei con già un minore under 10 e un tetto Isee di massimo 40.000 euro.
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Inoltre, per le famiglie sarà previsto una diminuzione del contributivo al “100%”, fino ad un massimo di 3000 euro annui senza alcun limite di reddito per le lavoratrici madri a esclusione del lavoro domestico. Ciò potrà essere previsto per mamme con due figli – e durerà fino ai 10 anni del bimbo più piccolo – mentre fino ai 18, nei casi di chi ha tre figli.
Confermata anche “Dedicata a te”, la carta finanziata con 600 milioni per il 2024 destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità per chi ha un Isee fino a 15.000 euro. Altri 15 milioni sono destinati al Fondo indigenti per un totale di 615 milioni stanziati per sostenere le famiglie in difficoltà economica. La manovra stabilisce poi l’aumento dell’Iva che dal 5% passa al 10% per i prodotti per l’infanzia, come latte in polvere, e per la tampon tax che comprende assorbenti, tamponi e coppette mestruali.
Manovra: dalle pensioni alla Quota 104
Tra i punti salienti della Legge di Bilancio, la questione delle pensioni è stata uno snodo complesso. La nuova indicizzazione sale dall’85% al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo ed è stata poi viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo, al 47% per quelli tra 6 e 8 volte, al 37% per quelli tra 8 e 10 volte. Nella manovra si legge che per chi ha cominciato a versare contributi dal 1996 sale l’importo minimo maturato necessario per accedere alla pensione 3 anni prima dell’età di vecchiaia.
Un altro punto fondamentale è quello della Quota 104 che verrà penalizzata per la pensione anticipata con almeno 63 anni di età e 41 anni di contributi. Sarà possibile poi accedere all’Ape sociale per tutto il 2024. Per i disoccupati, le persone con invalidità almeno del 74%, i lavoratori impegnati in attività gravose e i lavoratori che assistono persone con handicap in situazione di gravità si potrà accedere allo strumento con almeno 63 anni e cinque mesi. Per le donne lavoratrici che hanno 35 anni di contributi entro il 2023 potranno accedere all’Opzione donna purché abbiano compiuto 61 anni.
Bonus elettrico e mutui
Il via libera della manovra a una spesa di 400 milioni nel 2024 per il contributo del bonus elettrico che verrà riconosciuto per il trimestre gennaio-marzo del prossimo anno. Sui mutui invece, il quadro è complesso. Al Fondo di garanzia per la prima casa sono assegnati ulteriori 282 milioni di euro per l’anno 2024.
Sigarette, canone e fringe benefit
La Legge di Bilancio sancisce un’impennata dei prezzi dai 10 ai 12 centesimi a pacchetto. L’aumento coinvolgerà anche il trinciato e il tabacco riscaldato. Il canone Rai scende a 70 euro per il 2024. “Per il miglioramento della qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale su tutto il territorio nazionale è riconosciuto alla società un contributo pari a 430 milioni di euro per l’anno 2024” si legge nella bozza della manovra.
Passando ai fringe benefit, la manovra stabilisce che per il 2024 la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit – pari a 258 euro – viene portata a 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti e a 2.000 euro per quelli con figli fiscalmente a carico.
Sanità e migranti e guerra: cosa dice la bozza
Sulla sanità vengono confermati i 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dal 2026 per il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale. Al fine di consentire l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) è confermata una quota pari a 50 milioni di euro per l’anno 2024 e una quota pari a 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025. Inoltre, è confermato l’incremento di spesa di 250 milioni di euro per l’anno 2025 e di 350 milioni di euro a decorrere dall’anno 2026, a valere sul finanziamento del Servizio sanitario nazionale.
Sono in arrivo ben 200 milioni di euro nel 2024 per il finanziamento del fondo per l’accoglienza dei migranti che va a sostegno dei comuni coinvolti e a favore dei minori non accompagnati. Sulla guerra in Ucraina invece, un tetto di massimo 100 milioni verrà stanziato a Kiev, nel rispetto dell’iniziativa temporanea assunta dalla Banca europea per gli investimenti e chiamata “EU for Ukraine fund”.
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