Roma si trova ad affrontare una tragedia moderna, quelle degli omicidi stradali, che minaccia la sicurezza di cittadini e turisti. Dall’inizio dell’anno già 33 persone hanno perso la vita dopo essere state investite sulle strade della Capitale. Un aumento allarmante degli incidenti stradali, che in tutto il Lazio nel 2023 ha causato 57 morti, che ha sollevato preoccupazioni significative tra i residenti e le autorità locali, e che dimostra la necessità di adottare misure concrete per garantire la sicurezza delle persone che ogni giorno percorrono le strade di Roma.
Roma, le ultime due vittime della strada
Le strade romane hanno contato due nuove vittime negli ultimi due giorni. Prima una turista milanese, Laura Pessina, che il 18 ottobre è stata investita sulle strisce pedonali di via del Teatro Marcello da un uomo di 78 anni, alla guida di un suv. Per la donna non c’è stato nulla da fare, mentre il marito, anch’esso falciato, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Santo Spirito di Roma. Il conducente del suv si è fermato per prestare soccorso.
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Ieri mattina, circa alle 7, un giovane è stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali sulla via Flaminia, mentre cercava di raggiungere la stazione metropolitana di Labaro. L’ennesimo incidente mortale, che questa volta ha tolto la vita a Gabriele Sangineto, di soli 21 anni. Il ragazzo è stato investito prima da un Doblò che procedeva verso il centro e poi da un taxi che proveniva dal senso opposto. Entrambi gli automobilisti hanno prestato soccorso e sono risultati negativi ai test alcolemici.
Due sinistri che puntano di nuovo i riflettori su una questione allarmante, che inizia a preoccupare i cittadini e i servizi della Capitale.
Roma, 33 morti sulle strade da inizio anno
Sale quindi a 33 il numero di pedoni uccisi a Roma da gennaio 2023. Un dato sconcertate, come riporta l’osservatorio Asaps – associazione amici e sostenitori polizia stradale –, che tiene conto solo delle morti quasi immediate e non di quelle che avvengono a distanza di tempo dall’investimento.
Solo un mese fa, due turisti irlandesi sono stati investiti su via Cristoforo Colombo, all’altezza di via di Malafede. La stessa strada che il 18 ottobre 2022 ha visto perdere la vita Francesco Valdiserri, 18 anni, investito mentre camminava sul marciapiede. Una tragedia che ha scosso la città, anche per la risonanza mediatica che l’ha seguita. Alla guida della vettura una ragazza di 24 anni in stato di alterazione, condannata per omicidio stradale aggravato.
Tornando a quest’anno, il 3 ottobre un uomo di 71 anni ha perso la vita dopo essere stato falciato da una Ford Fiesta in prossimità dell’Ospedale Sandro Pertini. Un tratto di strada, quello che collega la via Tiburtina alla zona del Nomentano, che più volte è stato denunciato come pericolo per i pedoni. Le richieste dei residenti però non sono servite a nulla.
Il 2 maggio Roma ha contato ben due pedoni morti in sole cinque ore. Un uomo di 47 anni è deceduto in zona Eur, dopo essere stato investito da un’auto e poco dopo sul lungotevere Maresciallo Diaz un quarantenne è stato investito da un Audi A1. Il suo cadavere è stato lasciato 5 ore in strada, in attesa della polizia mortuaria.
Il Lazio è la regione italiana che conta il maggior numero di decessi, 57 da gennaio, seguita dalla Campania con 40 e dalla Lombardia con 39. Un bilancio tragico che ha convinto il ministro Salvini a inserire nel nuovo Cdm un codice della strada ad hoc.
Roma, il nuovo codice della strada
Sanzioni più pesanti per chi infrange il codice della strada e maggiori limitazioni per i neopatentati. Questi i punti salienti del nuovo codice della strada, voluto fortemente dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. Un cambiamento necessario, per evitare ulteriori morti e per rendere più sicure le strade del nostro Paese. “L’obiettivo è ridurre il numero di morti sulle strade italiane perché tremila morti ogni anno è una strage inaccettabile”, con queste parole il Ministro ha annunciato il nuovo codice della strada, che però desta perplessità nei cittadini. Nuove regole stradali approvate dal Consiglio dei ministri e che riguardano per lo più limitazioni della velocità in prossimità di scuole e ospedali e maggiori controlli con autovelox. Aumentano anche le sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza, sotto effetto di droga o usa il cellulare.
Una maggiore durezza per chi sbaglia, che però non è certo sia abbastanza per diminuire il fenomeno dei pedoni investiti. Questo potrà dimostrarcelo solo il tempo.
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