Minacce, licenziamenti e perdite di followers, queste le conseguenze che alcuni vip hanno dovuto affrontare a causa dei loro post sulla guerra israelo-palestinese. Contenuti molto spesso banali e superficiali, che dimostrano solo quanto poco il vip sappia sulla questione. Ma i follower non perdonano mai, e ondate di odio si sono riversate nei commenti dei profili delle star.
Gigi Hadid, Kylie Jenner e Mia Khalifa sono solo alcuni dei nomi delle star cadute nel tranello, che hanno preferito dar voce ai loro pensieri senza valutarne bene le conseguenze.
Kylie Jenner “Ora e sempre con Israele”
Una dichiarazione azzardata quella postata da Kylie Jenner, la più piccola del clan Kardashian, che è stata costretta a rimuovere il post dopo qualche ora. “Ora e sempre siamo col popolo di Israele”, così aveva scritto la Jenner in un controverso post che in pochi minuti è stato travolto da migliaia di critiche, commenti negativi e anche insulti. Un post nato probabilmente dalla necessità di non rimanere in silenzio di fronte alle atrocità della guerra in Medio Oriente, ma che ha fatto fare un passo falso alla giovane Kylie.
Non un messaggio di solidarietà per le vittime di questo conflitto, ma una vera e propria presa di posizione in una guerra in cui la verità ha sempre più i confini sfumati. Anche dopo aver rimosso il controverso post, Kylie ha continuato a perdere followers, scendendo da 400 mila a 399 mila. Un numero considerevole, che però nel complesso non risulta tragico. La tragedia sarebbe arrivata qualche ora dopo, quando molte giovani ragazze arabe si sono filmate mentre distruggono i cosmetici prodotti dall’imprenditrice venticinquenne.
Un post che ci conferma che Kylie, anche se molto simile a Kim, non ha ancora appreso al meglio gli insegnamenti della sorella maggiore. La Kardashian più famosa ha infatti preferito esporsi attraverso un lungo post, in cui esprimeva solidarietà e vicinanza ai due popoli colpiti e in cui ricordava le sue origini armene, sensibilizzando sul tema dei genocidi.
Mia Khalifa licenziata per un tweet
Non è andata meglio a Mia Khalifa, ex pornostar libanese, divenuta famosa per i suoi controversi film hard. Ugualmente controverso è stato un suo tweet, che ha comportato la chiusura del suo canale sulla piattaforma Playboy e anche il suo definitivo licenziamento. Il tweet in questione esortava i combattenti di Hamas a riprendere le loro azioni in orizzontale e non in verticale, così da permettere a tutti di vedere meglio.
Immediata la risposta di Playboy, che ha voluto prendere le distanze dalle possibili conseguenze catastrofiche delle dichiarazioni della donna. Ma Mia Khalifa non ritratta e nei giorni successivi prosegue con dichiarazioni choc sul conflitto.
“Voglio solo essere sicura che ci siano filmati in 4K del mio popolo che abbatte le mura delle prigioni a cielo aperto in cui è stato rinchiuso. Io sto dalla parte di chi combatte l’oppressione, ora e per sempre”, questa la risposta dell’attrice al post di Playboy che le comunicava l’immediato licenziamento e che le criticava per aver giustificato la violenza e le atrocità commessa da Hamas.
Gigi Hadid minacciata di morte
Chi l’ha fatta più grossa in questo elenco è sicuramente Gigi Hadid, modella di origini palestinesi che non ha esitato a esprimere la sua vicinanza al suo popolo. Un post che però non è piaciuto al profilo ufficiale di Israele che ha ribattuto a sua volta con un post poco fraintendibile: “La scorsa settimana dormivi? O ti va bene chiudere un occhio davanti ai bambini ebrei massacrati nelle loro case? Il tuo silenzio è stato molto chiaro. Attenta che ti teniamo d’occhio”.
Un post minaccioso, a cui sono seguite minacce di morte non solo a Gigi, ma a tutti i membri della famiglia Hadid. In questo caso le conseguenze che la Hadid si sta ritrovando a fronteggiare sono più complesse e pericolo di quelle delle sue colleghe.
Israele-Hamas, anche chi non si espone viene criticato
Eppure, i fan non sembrano accontentarsi mai. Se c’è chi viene criticato per un’esposizione azzardata o troppo superficiale, c’è anche chi viene attaccato per non aver preso una posizione, o per non essersi espresso in merito alla questione.
Prima tra tutti Taylor Swift, cantante di fama mondiale e influencer non solo sui social ma anche nella vita reale. Nel suo caso nessun post riguardante il conflitto, neanche uno per esprimere vicinanza alle vittime. Una mossa strategica per evitare ritorsioni in vista dell’uscita del suo film concerto da incassi milionari? O semplicemente una svista, o una mancanza di interesse per la questione? Domande difficili a cui i fan vogliono trovare risposta a tutti i costi.
