Accordo raggiunto in Procura per Nicolò Fagioli e i suoi avvocati, che hanno patteggiato la squalifica del centrocampista della Juventus in seguito al recente caso scommesse. L’entità è stata resa ufficiale ed ammonta a 7 mesi di esclusione dalle partite più 5 per pene accessorie, commutati in prescrizioni alternative quali percorso terapeutico ed impegno nel sostenere incontri in tutta Italia per sensibilizzare sul tema della ludopatia.
Fagioli nei giorni scorsi si era autodenunciato alle autorità, dopo che le indagini sul suo conto erano andate avanti dallo scorso mese di maggio. Nella bufera scatenata da Fabrizio Corona, poi, sono emersi ulteriori dettagli e la collaborazione del classe 2001 della Juventus con le autorità è stata determinante per la riduzione della pena.
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Come ribadito dagli avvocati e confermato dalle pagine de La Repubblica, Fagioli non ha mai scommesso sulla Juventus, ma le sue giocate variavano dal gioco d’azzardo fino al calcio giocato. La pena inferta al calciatore piacentino va ad allinearsi al precedente più recente in Premier League: quello di Ivan Toney, che ha scommesso quasi 300 partite tra cui quelle della sua squadra, il Brentford, non andando oltre gli 8 mesi di squalifica dai campi. Fagioli potrà comunque allenarsi con la Juventus per tutto il periodo di sospensione.
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