Attentato a Bruxelles: incriminati 2 uomini a Parigi VIDEO

Il terrore riversato sulla città di Bruxelles. Secondo le prime informazioni, la sparatoria è avvenuta intorno alle 19.15 nei pressi di Place Sainctelette

Redazione
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Il terrore riversato sulla città di Bruxelles. Secondo le prime informazioni, la sparatoria del 16 ottobre è avvenuta intorno alle 19.15 nei pressi di Place Sainctelette, tra boulevard du Neuvième de Ligne e Sainctelette. Due persone sono state uccise: si tratta di cittadini svedesi (forse tifosi che dovevano assistere alla partita Belgio-Svezia, prima sospesa e poi annullata).

Due uomini incriminati a Parigi

Due uomini residenti nella regione di Parigi e “probabilmente legati all’autore dell’attentato” sono stati incriminati da un giudice della capitale.  A riferirlo all’agenzia di stampa Afp, la Procura nazionale antiterrorismo (Pnat). I due, che erano stati presentati al giudice istruttore, sono stati incriminati per associazione terroristica e complicità nell’omicidio dei due tifosi di calcio svedesi e posti in custodia cautelare, ha aggiunto il Pnat.

L’attacco di Bruxelles era avvenuto tre giorni dopo quello nel liceo di Arras in Francia, dove un uomo, Mohammed Mogouchkov che era un ex allievo della scuola, aveva ucciso un insegnante, Dominique Bernard, sempre al grido di “Allah Akbar”. In questo caso l’assalitore era uno schedato S”, cioè monitorato dalla sicurezza francese per rischio radicalizzazione. 

Bruxelles: chi era l’attentatore

Nato nel 1978, l’attentatore responsabile dell’attacco è stato identificato come Abdesalem Lassoued. L’uomo si era visto respingere la domanda di asilo ma poi “era sparito dai radar” delle autorità belghe. L’attentatore aveva presentato la domanda di asilo nel 2019 ma nel 2020 ricevette esito negativo.

La segretaria di Stato del Belgio per l’Asilo e la Migrazione, Nicole de Moor, ha affermato: “È stato ufficialmente cancellato dal registro nazionale del comune il 12 febbraio 2021 e quindi non è stato possibile rintracciarlo per organizzare il suo ritorno. Non ha mai soggiornato in un centro di accoglienza Federale. Non è mai stato presentato dalla polizia dopo un’intercettazione all’Ufficio stranieri per consentire il suo rimpatrio. Di conseguenza, l’ordine di lasciare il Paese, emesso nel marzo 2021, non è mai stato eseguito“, ha proseguito. Abdesalem Lassoued aveva il domicilio a Schaerbeek, quartiere della capitale tra i più densamente popolati dalla comunità turca e da quella nordafricana.

Bruxelles: morto l’attentatore

E’ morto l’attentatore che la sera di lunedì 16 ottobre a Bruxelles ha ucciso a colpi di kalashnikov due cittadini svedesi. Nel corso dell’arresto gli agenti hanno sparato sull’uomo artefice della carneficina. Al momento – rivela il sito della ‘Derniere Heure’ – la polizia belga è alla ricerca di possibili complici: primo tra tutti quello che ha filmato l’attentatore. Di fatto, le forze dell’ordine potrebbero trovarsi davanti ad una cellula terroristica. Inoltre, i media fanno sapere che un’arma che assomiglia a quella usata nell’attentato è stata trovata nelle perquisizioni condotte dalla polizia.

L’attentato a Bruxelles

È stato arrestato, dopo una fuga durata tutta la notte, l’uomo che ieri sera – armato di kalashnikov – ha aperto il fuoco poco dopo le 19 nel centro di Bruxelles, in boulevard d’Ypres. Ha ucciso due persone e ne ha ferita una terza, che non sarebbe in pericolo di vita. Nei video diffusi in rete da alcuni passanti, si vede l’omicida arrivare in motorino, vestito con una giacca arancione, scendere dal mezzo e impugnare l’arma. Avrebbe gridato “Allah Akhbar”. Ha inseguito le due vittime nella hall di un palazzo, poi è tornato in strada e ha sparato verso le auto. Infine, è ripartito, fuggendo via.

Bruxelles, l’attentatore: “Ho vendicato i musulmani”

Il presunto attentatore ha anche postato un video di rivendicazione sui social. “Ho vendicato i musulmani”, dice nel filmato, sostenendo di essere un mujahid dell’Isis. Il primo ministro belga ha spiegato che il sospettato è “di origine tunisina e soggiornava illegalmente” nel Paese.

Durante la perquisizione compiuta a Schaerbeek, secondo quanto riportano i media del Belgio, sono state trovate diverse armi da fuoco. Altre sarebbero state rinvenute in un vicino parco pubblico. Gli inquirenti hanno confermato che una di queste potrebbe essere quella utilizzata per uccidere i due svedesi.

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