“Le morti sul lavoro sono una tragedia che non possiamo accettare. Bisogna fare di più per prevenire questi eventi, e per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori”. Queste le parole di Sergio Mattarella pronunciate durante la 73° Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, esprimendo la sua profonda preoccupazione per il numero crescente di morti.
I dati preoccupanti dell’Italia
Il Capo di stato, durante l’appello ha ricordato che l’Italia è tra i paesi europei con il più alto tasso di morti sul lavoro; nel 2022, sono stati registrati ben 1.229 incidenti mortali, con un aumento del 14,2% rispetto all’anno precedenti.
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Mattarella, la prevenzione sul lavoro è priorità assoluta
“Occorre investire in formazione, controlli e sanzioni”, ha affermato Mattarella. evidenziando che la prevenzione è priorità assoluta, e che “bisogna creare una cultura della sicurezza sul lavoro, che coinvolga tutti, lavoratori, imprese e istituzioni”.
“Ogni morte sul lavoro è un’ingiustizia”, ha affermato, ricordando che la sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale, che deve essere garantito a tutti i lavoratori – Dobbiamo lavorare insieme per costruire un futuro di lavoro sicuro e dignitoso“.
Le richieste dei sindacati
“Il Presidente ha ragione – ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini – bisogna fare di più per prevenire le morti sul lavoro. È un problema che non possiamo più tollerare”.
Le organizzazioni sindacali, dopo aver accolto con favore l’appello del presidente della repubblica, hanno chiesto esplicitamente al governo di adottare misure urgenti per la sicurezza. Tra le proposte: l’aumento dei controlli da parte dell’Inail, l’introduzione di pene più severe per le imprese che violano le norme sulla sicurezza, e la promozione di una cultura della prevenzione nelle scuole e nelle imprese.
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