Era il 27 settembre 1998, quando Larry Page e Sergey Brin, due studenti dell’Università di Stanford, diedero vita alla loro idea rivoluzionaria: Google.
L’invenzione che avrebbe cambiato la vita ai nativi utenti digitali era proprio basata sull’idea di sfruttare le relazioni, già esistenti, tra i siti web per facilitare sensibilmente la vita delle persone incrementando la qualità dei risultati delle ricerche su Internet. Grazie alla tecnica del link building, cioè dell’ottimizzazione per i motori di ricerca volta a incrementare il numero e la qualità dei link in ingresso verso un sito web, hanno posto le basi per la creazione di uno dei più famosi motori di ricerca.
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Dove è nato Google e origine del nome
Menlo Park è la città natale di Google, infine orientale della contea di San Mateo, nella San Francisco Bay Area della California, e il suo quartier generale si trova a Montain View, nel cosiddetto Googleplex.
L’origine del suo nome deriva dall’inglese “googol”, cioè il numero intero esprimibile con 1 seguito da cento zeri, scelto per suggerire cifre molto grandi. Nome azzeccatissimo visto che oltre il 90% delle ricerche a livello globale viene fatta tramite Google.
In arrivo una nuova sfida: l’intelligenza artificiale
Cos’è l’intelligenza artificiale (IA) ormai lo sappiamo tutti: una macchina in grado di ragionare, apprendere, pianificare in modo molto simile ai modi in cui ragiona l’essere umano.
Risolve problemi, capisce e si rende conto dell’ambiente che la circonda e riesce a relazionarsi con il mondo esterno per risolvere tutti i quesiti posti dagli utenti. Come? Il computer riceve i dati, li processa e risponde, risolvendo degli obiettivi preposti. Insomma, una vera e propria rivoluzione pronta a sfidare Google, che ha già risposto all’ultima sfida lanciata da ChatGPT.
L’intelligenza Artificiale di Google: ecco Bard
Le sfide si presentano e Google risponde. Bard è un nuovo strumento dell’intelligenza artificiale lanciato dal motore di ricerca per dare un degno competitor a ChatGPT. I suoi utilizzi sono molteplici: è in grado di generare testo, tradurre, scrivere diversi tipi di contenuti creativi ed è in grado di semplificare e spiegare in altri termini dei contenuti ostici per la comprensione da parte degli utenti.
Insomma, complimenti e ancora tanti auguri Google per il tuo quarto di secolo, tra l’altro, portato benissimo.
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