Tony Blair: «Russia accerchiata da Usa e Europa? Solo nella mente di Putin»

Redazione
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L’ex premier britannico lavora per la pace: «Il conflitto dovrà finire senza che Putin ottenga vantaggi» 

«Non abbiamo mai umiliato Putin. Da premier ho curato questo rapporto da vicino. Con gli altri leader occidentali abbiamo fatto di tutto per includerlo. La nostra unica preoccupazione oggi dovrebbe essere quella di arrivare alla fine del conflitto con il consenso del popolo ucraino, senza che la Russia ottenga dei vantaggi da questa aggressione». Parole di Tony Blair, l’ex premier britannico, riportate in una intervista al Corriere della Sera

«L’impatto allargato di questo conflitto è enorme. Occorre fermarlo», aggiunge in riferimento alle ripercussioni della guerra anche in Africa per la questione alimentare. «Ora Mosca non sta esportando e sta pure impedendo all’Ucraina di farlo, bloccando le sue rotte marittime. L’obiettivo principale è di arrivare alla fine del conflitto. Le basi devono essere che la Russia non ottenga dei vantaggi da questa aggressione e avere il consenso del popolo ucraino. Questa è stata un’aggressione non giustificata. E avendo incontrato spesso il presidente Putin nelle prime fasi della sua presidenza quest’idea che sia stato circondato da potenze ostili, che l’America, il Regno Unito e l’Europa stessero cercando di umiliare la Russia, quest’idea è infondata. L’accerchiamento non è reale, è nella sua mente purtroppo». 

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