La sfida della Meloni al governo: l’estate è passata, il malcontento no

"Partiti stabili e amicizia lunga" quella tra Meloni e il suo entourage di centrodestra. La maggioranza si trova però ai ferri corti

Giulia Fuselli
3 Min di lettura

“Partiti stabili e amicizia lunga” quella tra Meloni e il suo entourage di centrodestra. La maggioranza si trova però ai ferri corti e gli italiani stanno procedendo verso la via della disillusione visto l’operato del governo.

Per la prima volta in quasi un anno dalla nascita dell’esecutivo, i giudizi positivi della Meloni sono inferiori rispetto quelli negativi: 44% contro il 46%. Due punti di stacco che segnalano il malcontento degli elettori.

Le sfide del governo Meloni

Agosto è stato un mese da dimenticare per molti italiani e per l’esecutivo. Secondo Nando Pagnoncelli (Corriere della Sera), le sfide del governo lo hanno ridotto quasi all’osso e la difficoltà delle tematiche presenti all’ordine del giorno hanno nettamente influito sulla fiducia alla maggioranza. Polemiche e contraddizioni hanno condito il tutto, rendendo gli italiani sempre più spaesati e insoddisfatti.

Il primo nodo è quello dell’inflazione e della pesante ricaduta sui bilanci sulle famiglie, una condizione che coinvolge anche il ceto medio. Al secondo posto il tema dell’immigrazione: quest’estate l’Italia è stata testimone di un aumento progressivo degli sbarchi. Secondo i dati del Viminale, al 7 settembre si registrano per il 2023, ben 115.298 arrivi – il doppio rispetto al 2022 – con gli hotspot spesso al collasso. Altra questione la scarsità di risorse da poter utilizzare nella finanziaria e la gestione del Pnrr, tematiche affrontate a Cernobbio dai ministri Giorgetti e Fitto.

Un’estate da dimenticare: parlano i dati

I dati riportati dal Corriere della Sera parlano chiaro. L’estate ha scosso enormemente l’esecutivo targato Giorgia Meloni: la contrazione dei consensi è evidente con il 44% dei giudizi positivi ed il 46% per quelli negativi. L’erosione del “gradimento” della Meloni e del suo governo sono figlie di quelle sfide non portate a compimento, come anche la questione del caro vita e caro carburante.
L’indice di gradimento, a luglio a quota 52, ora è a 49: sono piccoli spostamenti ma i segnali di tendenza sono inequivocabili.

Cosa dicono i sondaggi nel centrodestra

Fratelli d’Italia perde qualche decimale – 0,2% – arrivando a 30,2%. Stesso andamento per la Lega che scende a 8,1%. Rispetto ai primi due, Forza Italia riprende forza e arriva a 6,6%, scostandosi nettamente ai valori di luglio. Possono sembrare dei minimi cambiamenti ma riflettono la netta contrarietà che si sta facendo largo tra gli elettori. Forse, la novità Meloni è solo un rimpasto di vecchi programmi e promesse scadute, ma questo è ancora tutto da vedere.


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